"Proprio non riesco a capire. Il blocco delle Pensioni più alte, in momenti di grave crisi economica, è un provvedimento contro il quale non si può eccepire". Questo quanto dichiarato dall'ex ministro del Lavoro, Elsa Fornero, a seguito della sentenza della Consulta emessa due giorni fa secondo la quale non è legittimo il blocco degli aumenti sui trattamenti pensionistici per gli assegni superiori a tre volte il minimo Inps. Le reazioni a questa decisione, da parte di esponenti politici, sono stati molteplici. Tra questi evidenziamo quello del segretario della Lega Nord, Matteo Salvini.

La Fornero ribadisce la bontà della sua riforma

Così, la Fornero, in un'intervista raccolta da La Repubblica, si difende evidenziando la bontà di quanto fatto dal governo Monti, nel 2011: "Non riesco a commentare la sentenza dato che non conosco i dettagli di quanto è stato deciso dalla Corte Costituzionale. Comunque, la norma non è stata decisa da me, ma dal governo che, in maniera unanime, per ragioni finanziarie, ritenne di effettuare quel blocco. Io stessa chiesi che questo provvedimento non fosse esteso a chi percepiva mille euro al mese o meno".

L'ex ministro ritiene la sentenza incomprensibile

L'ex ministro prosegue nell'intervista, riportata sul sito pensionioggi.it, evidenziando e ribadendo che "quella norma non faceva parte della riforma pensionistica. A causa della grave crisi finanziaria dell'Italia, il governo impose questo blocco per gli anni 2012 e 2013. E l'indicizzazione degli assegni pensionistici più bassi fu sbloccata grazie a me". La Fornero conclude la sua intervista al quotidiano ritenendo incomprensibile la sentenza perché "è difficile pensare che, in quel periodo, la norma fosse incostituzionale. Essa venne approvata in un momento in cui tutti versavano lacrime per i giovani senza lavoro. Non la trovo incompatibile con la nostra Costituzione".

A questo punto, non ci resta che aspettare e vedere come il governo troverà le risorse finanziarie per rimborsare quei pensionati che hanno subito il blocco dell'aumento degli assegni pensionistici nel biennio 2012-2013.