Rimane ancora una discussione accesa quella riguardante i rimborsi che l'esecutivo dovrà provvedere ad effettuare nel più breve tempo possibile, dopo che la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità della perequazione degli assegni previdenziali. Le ultime dichiarazioni del Premier Renzi hanno fatto scalpore, visto le sue intenzioni di utilizzare i due milioni di euro che dovevano servire per attuare le misure necessarie a combattere la povertà.

Le parole di Cesare Damiano 

Anche il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano si è dimostrato contrariato: "dopo la sentenza della Consulta quelle risorse sono andate in fumo e la mancata indicizzazione va giustamente restituita.

Facciamolo, se le risorse andranno razionate perché insufficienti, privilegiando un rimborso integrale alle Pensioni medio basse, anche agendo a fasce come è stato fatto dal Governo Letta", ha affermato pochi giorni fa il deputato del Partito Democratico Damiano. Dichiarazioni che sono riportate sul portale "Pensioni Oggi". La questione dei rimborsi potrebbe trovare comunque una soluzione nei prossimi giorni ma a pagare il prezzo più alto potrebbero essere gli esodati e gli incapienti, ovvero coloro che percepiscono pensioni decisamente più basse visto che, stando a quanto riportato sul quotidiano "Urban Post", il piano contro la povertà annunciato tempo fa dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti, rischia di saltare a causa delle ingenti spese che lo Stato dovrà sostenere per procedere ai rimborsi pensionistici.

Da non dimenticare che, sono circa 49 mila gli esodati che attendo ancora un settimo provvedimento di salvaguardia e questo obiettivo potrebbe risultare molto complicato da raggiungere per il Governo visto che, dovrà utilizzare alcune risorse per far fronte ai rimborsi del denaro sottratto ai pensionati dal blocco della rivalutazione degli assegni previdenziali. Sempre come specificato da "Urban Post", il Governo è tuttora a lavoro per dare il via ai rimborsi e al riguardo sembra che un nuovo decreto potrebbe essere pronto nei prossimi giorni.