Lunedì scorso, in Consiglio dei Ministri, è stato approvato il decreto a seguito della sentenza della Corte Costituzionale sul blocco delle indicizzazioni delle Pensioni nel biennio 2012-2013. Il ddl mette in evidenza, secondo quanto riportato dal sito pensionioggi.it, che i trattamenti pensionistici saranno rivalutati del 100 percento, in caso di assegni sino a tre volte il minimo Inps; del 40 percento per gli assegni con un importo compreso tra tre e quattro volte il minimo Inps; del 20 percento per importi tra quattro e cinque volte il minimo e del 10 percento per i trattamenti sino a 6 volte il minimo Inps.
Non è previsto alcun rimborso per tutte quelle pensioni con importi superiori a 2.810 euro lordi mensili.
Il rimborso una tantum sarà effettuato solamente nei confronti di quei pensionati con assegni compresi tra 1.443 e 2.886 euro lordi
Ricapitolando, il primo agosto 2015 i pensionati che percepiscono un assegno compreso tra 1.443 e 2.886 euro lordi (questi valori sono però riferiti al 31 dicembre 2011, prima dell'entrata in vigore della Legge Fornero) recupereranno una cifra compresa tra 300 e 850 euro, a seconda delle fasce di reddito. Una considerazione: l'importo da restituire ai pensionati interessati, secondo il nuovo provvedimento, potrebbe superare anche i 1.000 euro. Il prelievo fiscale, però, provocherà un abbassamento di quanto finirà nelle tasche dei pensionati
Assegni pensionistici intorno ai 2.700-2.800 euro lordi mensili avranno un rimborso di circa 300 euro
Solo per fare un esempio: gli assegni pensionistici ai limiti della soglia superiore per il rimborso, quelli intorno ai 2.700-2.800 euro per capirci, avranno un rimborso di circa 300 euro. In ogni caso, quello che verrà rimborsato sarà solamente una piccola parte di quello che avrebbero dovuto avere senza il blocco delle indicizzazioni provocato dall'attuale norma in vigore. Vedremo cosa succederà nei prossimi mesi, in considerazione del fatto che all'orizzonte sembrano profilarsi altri ricorsi da parte di alcune associazioni di pensionati.
© RIPRODUZIONE VIETATA