Il DDL Scuola 2015, da poco approvato alla Camera e adesso in attesa dell'esame al Senato, contiene 12 punti principali che costituiscono la riforma della scuola pensata dai Renzi e dal suo Governo. La protesta contro il disegno di legge continua imperterrita e si minaccia già una forma di blocco degli scrutini. I docenti della scuola non vogliono questa riforma. Ma quali sono i punti maggiormente contestati? Per comprendere meglio il mondo e i motivi della protesta, elencheremo i punti uno per uno e ogni docente sarà libero di commentare cosa non approva di questa riforma e, se lo desidera, indicare anche il perché.

I 12 punti del DDL scuola 2015

- Aumento delle detrazioni per scuole paritarie: la cifra annua sale a 400 € per studente.

- Sostegno: gli insegnanti con specializzazione in sostegno potranno scegliere liberamente tra posti di sostegno o comuni.

- Bonus scuola: è un beneficio fiscale da utilizzare nella dichiarazione dei redditi per chi effettua una donazione in denaro alla scuola, che comporta un credito d'imposta al 65% per i prossimi 2 anni, ma che scende al 50% per il 2017.

- Presidi manager: i presidi assumeranno i docenti nella loro scuola per chiamata diretta (parenti esclusi). Il contratto sarà di tre anni, ma rinnovabile. I docenti che non hanno ricevuto proposte, saranno assegnati dall'USR di competenza.

- Curriculum online: Il curriculum di ogni docente sarà soggetto a pubblicazione sul sito della scuola, così da garantire la trasparenza.

- Supplenze: sarà sempre il dirigente a utilizzare i docenti dell'organico dell'autonomia per le supplenze brevi (fino a 10 gg).

- Premi per i docenti: son stati stanziati 200 milioni di euro per premiare i docenti più meritevoli.

A stabilire chi sono saranno il preside e un comitato composto da professori, genitori e studenti.

- La card annuale: entra in vigore la carta elettronica da 500 euro a favore di ogni insegnante per la formazione, in parte obbligatoria.

- Offerta formativa: sarà definita in base ad un piano triennale (che potrà essere modificato ogni anno) elaborato dal collegio dei docenti e approvato dal consiglio di circolo o di istituto.

- Piano di assunzioni: 100.000 precari saranno assunti entro settembre, provenienti dalle principalmente dalle GaE. Le prossime assunzioni avverranno tramite concorso, nel 2016.

- Nuove scuole: in tutte le regioni verranno costruite scuola innovative sotto tutti i punti di vista, dall'edilizia alla tecnologia. Almeno una per regione.

- Edilizia scolastica: son stati stanziati 40 milioni di euro per controllare i solai e i controsoffitti delle scuole.

Tutti i docenti sono invitati a dire in un commento cosa va cambiato in questa riforma scolastica, così che tutti possano comprendere bene i motivi della protesta.