Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha firmato oggi (22 maggio 2015) il dl varato la scorsa settimana, tra le proteste dei sindacati, dal consiglio dei ministri sul rimborso e la reindicizzazione delle Pensioni, che è stato trasmesso al Parlamento. Il decreto, che dovrà ora essere convertito in legge dalle Camere a partire da Montecitorio, è stato disposto in ottemperanza alla sentenza dei giudici della Corte Costituzionale sul blocco degli adeguamenti degli assegni previdenziali.

Riforma pensioni, dopo il decreto rimborsi in arrivo la pensione anticipata

E mentre ancora si susseguono dichiarazioni, commenti e prese di posizione di parlamentari, partiti, sindacati, esponenti del governo sul verdetto costituzionale, impazza il dibattito sulla riforma pensioni proposto per la prima volta dal premier Matteo Renzi che ha riacceso le speranze per l'introduzione di nuovi meccanismi più flessibili per l'uscita dal lavoro rispetto a quelli previsti dalla legge Fornero che sarà modificata con la prossima legge di stabilità. L'idea è quella di inserire nuove forme di pensione anticipata per tutti con delle penalizzazioni decrescenti, ma prima di trovare la sintesi tra la diverse proposte occorre fare bene i conti con il bilancio dello Stato.

Economia e previdenza, Padoan: la Consulta non ha valutato impatto sentenza

Intanto, il ministro dell'Economia critica la decisione della Consulta sul combinato tra la legge Fornero e il decreto Salva Italia. "La Corte Costituzionale - ha detto Pier Carlo Padoan in un'intervista pubblicata oggi su La Repubblica - sostiene di non dover fare valutazioni economiche sulle conseguenze dei suoi provvedimenti e che non c'era - ha sottolineato il responsabile del Mef - una stima dell'impatto.

Ora - ha aggiunto - non so chi avrebbe dovuto quantificarlo, ma rilevo che in un dialogo di cooperazione tra organi indipendenti dello Stato - ha evidenziato polemicamente il ministro Padoan - sarebbe stata opportuna la massima condivisione delle informazioni". "La Corte Costituzionale - ha detto il premier Matteo Renzi, oggi a margine del vertice di Riga sul partenariato orientale, dopo il giudizio del ministro Padoan - ha fatto una sentenza, noi l'abbiamo rispettata, lavoriamo nel massimo rispetto e raccordo istituzionale.

Adesso - ha aggiunto il presidente del Consiglio - si tratta di lavorare insieme perché nel corso dei prossimi mesi i segnali di ripesa che ci sono possano irrobustirsi e consolidarsi".

Forza Italia: Brunetta attacca Padoan e Berlusconi chiede il rimborso totale delle pensioni

A criticare le parole di Padoan, definendole "eversive", il presidente del gruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta: "attacca la Corte Costituzionale in maniera spudorata e minatoria - ha detto l'ex ministro della Pubblica amministrazione del Governo Berlusconi - per la sentenza sul blocco dell'adeguamento delle pensioni all'inflazione. E' - ha sottolineato - costituzionalmente e politicamente scorretto.

Eversivo - secondo Brunetta - rispetto alle regole e agli assetti istituzionali del Paese". Ad attaccare il Governo Renzi sul decreto pensioni anche il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi criticando il fatto che i rimborsi del "maltolto" ai pensionati sono stati solo parziali. Anche secondo la parlamentare azzurra Gabriella Giammanco l'esecutivo con il decreto sulle pensioni "non ha rispettato ciò che la Corte Costituzionale ha deciso in modo inappellabile".