La riforma delle Pensioni, denominata per la sua valenza controriforma della legge Fornero, dopo l'apertura dell'esecutivo per bocca del ministro all'economia Padoan e del ministro al lavoro Poletti, si valorizza ogni giorno di nuove iniziative e nuove proposte. Oggi vi rendiamo conto della proposta di Murizio Sacconi, presidente della Commissione Lavoro del Senato, che prevede il pensionamento a partire dall'età di 62 anni e 35 di contributi con una decurtazione dell'8% sulla pensione, ma non solo.

Quali sono le novità che Sacconi introduce nel suo ddl sulla flessibilità in uscita?

La novità rispetto alla proposta di Cesare Damiano sulla flessibilità che gode del sostegno anche del leader della Lega Nord Matteo Salvini, sta nel prevedere un abbuono fino a due anni per le lavoratrici madri, la possibilità di concedere il part-time ai lavoratori che sono prossimi al raggiungimento dei requisiti per andare in pensione e per chi assiste familiari con disabilità. Nel disegno di legge l'on. Sacconi inoltre prevede l'affiancamento dei giovani neoassunti ai lavoratori vicini alla pensione.

Le finalità sono sempre le stesse, superare le rigidità della legge Fornero del governo Monti del dicembre 2011 e fare spazio alle giovani generazioni per l'ingresso nel mondo del lavoro.

Vediamo nel dettaglio in che modo la proposta dell'on. Sacconi intende applicare la flessibilità per le madri lavoratrici

Ricordiamo che tra le varie proposte che in questi ultimi anni sono state presentate per correggere la legge Fornero e su cui pare oggi esserci un'ampia condivisione, anche da parte dell'esecutivo, è sempre quella dell'on.

Cesare Damiano sulla flessibilità in uscita che prevede l'anticipo a 62 anni di età con 35 di contributi e una penalizzazione del 2%, per ogni anno che manca per raggiungere l'età prevista dalla legislazione vigente. A tale proposta, il Presidente della Commissione Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi, nelle sue intenzione amplia l'orizzonte della flessibilità in uscita, con il riconoscere abbuoni pensionistici soprattutto alle madri lavoratrici.

Il presidente Sacconi, per i periodi di maternità e puerperio, propone una valutazione doppia per un massimo di 2 anni e per ogni parto 6 mesi di contribuzione figurativa.

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