Sta facendo discutere non poco la sentenza della Consultasulla riforma Pensioni Fornero: c’erada aspettarselo, dopo l’esito giunto un po’ a sorpresa. Restano aperti i soliticantieri, con le varie proposte per la pensioneanticipata a tenere banco e la questione relativa alla proroga dell’opzione donna. Non è un caso che, a caldo, Cesare Damiano ha chiesto che si aprafinalmente un tavolo: quota 100, pensioni flessibili e quota 41 restano temi caldi, seppur “appannati”dall’attualità. Si attende di capire cosa farà il governo Renzi riguardo al rimborso: ultimo a parlare è stato ilSottosegretario all’Economia Zanetti che ha escluso, perentoriamente, che ildenaro verrà restituito a tutti indistintamente.

L’impressione è che solocoloro che hanno un reddito più basso percepiranno effettivamente quanto nongli è stato assegnato a causa del provvedimento bocciato dai giudicicostituzionali.

Quota 100, lo strettosentiero verso la pensione anticipata: cosa c’entra la sentenza della Consulta?

E’ un ragionamento che ci sentiamo di fare dopo che il “buco”,apertosi all’improvviso, è stato quantificato da diverse stime intorno ai 5 miliardi di euro. La quota 100, una delle proposte di riforma pensioni di cui più si èparlato, era valutata 10 miliardi ed è stata spesso snobbata dal governo perché“costosa”. Ora che è arrivato questo fulmine a ciel sereno, sebbene Renzipredica calma, appare evidente che ci sarà da risistemare i conti: l’Europa,del resto, ha già lasciato intendere che nel 2014 c’è il rischio che il rapportodeficit-pil sia sforato e che si vada oltre il limite del 3%imposto daBruxelles.

L’auspicio dei pensionandi è che l’occasione non sia colta al voloper dar luogo all’ennesimo rinvio.

Riforma pensioni2015, proroga opzione donna: quali novità?

Un discorso analogo può farsi anche sul tema della proroga dell’opzione contributivo donne.Poletti, nelle scorse settimane, aveva aperto quanto meno ad una valutazionepiù trasparente: l’improvvisa falla nei conti pubblici potrebbe essereutilizzata come motivazione per un mancato intervento legislativo.

Ciò, però,non intacca la Class Action che,come abbiamo ampiamente scritto, è stata presentata dinanzi al Tar del Lazio.Se i giudici dovessero dar ragione alle ricorrenti, infatti, si aprirebbealmeno per loro la speranza di andare in pensione: un esito favorevole potrebbeanticipare l’erogazione dell’assegno, cancellando la finestra d’attesa previstaad oggi, oppure la decisione potrebbe riguardare l’aspettativa di vita. Neiprossimi mesi tutto sarà più chiaro.

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