Anche oggi, a margine del vertice sul partenariato orientale di Riga in Lettonia, il presidente del Consiglio e leader del Pd Matteo Renzi è tornato a parlare di riforma Pensioni. L'esecutivo rimetterà mano alla riforma Fornero con la prossima legge di stabilità valutando la proposta del presidente dell'Inps Tito Boeri che dovrebbe arrivare entro il mese di giugno. Un punto appare adesso sempre più chiaro e certo dopo le nuove dichiarazioni del premier: occorre inserire nuove forme di flessibilità in uscita per la pensione anticipata a partire dai 60/62 anni.

Riforma pensioni, il premier promette la pensione anticipata dopo il decreto sui rimborsi

Si punta all'inserimento di nuove modalità per la staffetta generazionale in moda che chi è vicino al pensionamento possa andare in riposo dando la possibilità a governo e imprese di creare nuove occasioni di lavoro per i giovani facendo così fronte alla crescente disoccupazione giovanile in Italia. "Il tema della solidarietà tra generazioni - ha detto Renzi oggi in Lettonia - è complesso, interessante e dovremo discutere". Rivendicando la tempestività con cui l'esecutivo ha dato risposte "efficaci" alla Consulta con il decreto legge sui rimborsi, il presidente del Consiglio ha spiegato che ora "si tratta di andare avanti in una cornice europea delicata".

Previdenza e conti pubblici, Cottarelli (Fmi): flessibilità possibile ma salvaguardare la finanza pubblica

L'introduzione di nuove forme di prepensionamento saranno possibili ma si dovrà fare attenzione ai conti pubblici, come sa bene l'esecutivo e come ha ricordato oggi il direttore esecutivo Fmi, Carlo Cottarelli, in un'intervista ad Agorà su Rai 3.

"In linea di principio - ha detto il direttore esecutivo del Fondo monetario internazionale commentando le ultime proposte giunte dal governo - una maggiore flessibilità nel sistema pensionistico va bene. Bisogna però - ha proseguito l'ex commissario per la spending review - tenere conto delle modalità, guardando ai vincoli di finanza pubblica".

Economia e pensioni, il ministro Padoan: serve più interazione tra Consulta, Avvocatura e Governo

Alla tenuta dei conti pubblici in Italia ci sta pensando il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, anche lui ha confermato le intenzioni del governo di procedere con le modifiche alla legge Fornero e oggi ha avuto qualcosa da dire sulla decisione della Corte sul blocco delle pensioni. "Massimo rispetto per la Corte, ma spero che in futuro - ha detto il ministro Padoan - l'interazione con governo e Avvocatura sia più fruttuosa quando ci sono implicazioni - ha sottolineato - per la finanza pubblica". Da sottolineare il fatto che stavolta la Corte Costituzionale è intervenuta in materia economica diversamente da quanto decise nei mesi scorsi dichiarando inammissibile, proprio perché materia finanziaria, la proposta referendaria della Lega Nord per l'abrogazione della legge Fornero.