Dopo settimane intere di proteste che hanno visto scendere in piazza studenti, professori e genitori ma anche politici, la riforma Scuola 2015 è giunta ad un punto decisivo in seguito all'approvazione alla Camera del ddl proposto dal governo di Matteo Renzi e relativo alla tanto discussa Buona Scuola. In attesa del voto definitivo alla Camera previsto per la metà del prossimo mese, cosa e come cambia di fatto la scuola italiana? I punti affrontati dalla riforma sono molteplici e vanno dallo stanziamento di denaro al fine di apportare maggiore innovazione digitale e non solo alle varie classi, passando per il piano edilizia, agevolazioni fiscali e - punti decisamente caldi dell'intera riforma scuola 2015 - piano assunzioni precari e poteri del preside.

Ecco nello specifico quali saranno le novità in merito a questi ultimi due punti.

Novità sulla riforma scuola 2015 di Matteo Renzi: 100 mila assunzioni

Uno dei punti più discussi e sotto certi aspetti controversi dell'intera riforma scuola 2015 di Matteo Renzi, è caratterizzato dai precari della scuola, ovvero da quell'ampio numero di persone in attesa di essere assunto. Secondo i piani previsti dalla Buona Scuola avanzata dal governo, dal prossimo settembre 2015 si avvierà il piano che porterà ad un intervento decisivo sul fronte del precariato della scuola, ma quali sono le novità? Si attendono 100 mila assunzioni che interesseranno gli inclusi nelle Gae della scuola primaria e secondaria e i vincitori degli ultimi concorsi a posti i quali saranno inseriti negli albi territoriali ai quali i vari presidi attingeranno al fine di reclutare il personale scolastico di cui necessitano.

Nuove assunzioni sono previste tra il 2016 e il 2017 e riguarderanno i vincitori del concorso 2012. Che fine faranno le graduatorie provinciali? Queste non saranno cancellate dando quindi la possibilità anche ai precari di vecchia data di poter ambire all'assunzione anche nella propria regione - specie se del Sud - senza quindi doversi necessariamente spostare al Nord.

La riforma scuola 2015, inoltre, parlando sempre di nuove assunzioni prevede entro l'1 ottobre di questo anno nuovi concorsi in vista di 60 mila posti.

La Buona Scuola di Renzi: nuovi poteri al preside

Nel parlare del piano assunzioni previsto dalla riforma scuola 2015, abbiamo citato gli albi territoriali ai quali i presidi faranno riferimento.

La Buona Scuola di Renzi, infatti, prevede maggiori poteri nelle mani del preside che diventa in tal modo un super preside o meglio un preside-sindaco, potendo sceglie (con relativa motivazione) i professori da assumere. Il preside - nell'ottica della Buona Scuola - avrà non solo le consuete responsabilità ma anche maggiori campi di azione: non solo avrà la facoltà di scegliere la propria squadra di lavoro ma potrà anche premiare i migliori docenti così come promuovere (o in caso negativo bocciare) il personale assunto nell'anno di prova. Anche il super preside sarà ovviamente sottoposto a valutazione che avverrà ogni tre anni e dalla quale dipenderà anche il suo stipendio sulla base di un'ulteriore novità introdotta e rappresentata dalla retribuzione di risultato.

Le novità apportate dalla riforma scuola 2015 sono certamente sostanziali; per tutte le future informazioni in ambito scuola e lavoro, invitiamo i nostri lettori a cliccare sul tasto "Segui" in alto a questo articolo.