Riforma pensioni ultime notizie
A partire da giugno, tutte le Pensioni verranno liquidate il primo del mese. Con qualche eccezione, è ovvio, ma secondo quanto auspicato dal presidente Boeri per cui la riforma parte da qui e da iniziative orientate alla trasparenza come la busta arancione, dal 2016 attiva per tutti. Il presidente Inps ha però in questi giorni incassato anche un parere negativo sul ricalcolo contributivo, altro punto cardine del "piano boeri". Intanto, sembra ripreso con rinnovato vigore il dibattito sulla pensione anticipata con il ddl Sacconi presentato proprio nei giorni scorsi e pronto ad arrivare in aula.
In ogni caso Poletti avverte: «misure flessibilità dopo l'estate».
Pensioni, dal giugno pagamento per tutti il primo del mese
La buona notizia sulle pensioni è che tutti i pensionati a partire da lunedì prossimo percepiranno i propri trattamenti pensionistici il primo giorno del mese. La notizia è ufficiale, come si può leggere nel messaggio INPS 3159/2015, grazie allo stesso decreto che ha stabilito anche il rimborso per il blocco degli adeguamenti ad agosto. Nel comunicato si legge che i pagamenti di tutte le pensioni saranno posti in pagamento il primo giorno di ciascun mese o, nel caso questo fosse festivo o non bancabile, in quello successivo. Unica eccezione per coloro i quali percepiscono pensioni delle gestioni spettacolo e sportivi professionisti residenti all'estero.
Per questi soggetti rimane la cadenza bimestrale e pertanto l'anticipazione dei pagamenti diverrà operativa a partire dal 1 luglio.
Pensione anticipata, ultime notizie: depositato il ddl Sacconi, Poletti "stoppa" Boeri sul ricalcolo
Intanto, sul fronte della riforma pensioni vera e propria si fa sempre più concreta l'ipotesi di una pensione anticipata a 62 anni d'età con 35 anni di contributi: secondo questo schema la penalizzazione massima sull'importo non eccederebbe l'8%, secondo la regola del 2% in meno per ogni anno di anticipo.
Stando a quanto scritto nel ddl sui pensionamenti flessibili depositato da Maurizio Sacconi è prevista anche la possibilità di accedere ad un'ulteriore sconto fino a due anni per le lavoratrici madri, ricorrere al part-time per coloro che hanno maturato il requisito anagrafico e per chi assiste familiari disabili.
Necessario un confronto con l'Europa
Tuttavia, per qualsiasi intervento sulle pensioni, è necessario aspettare dopo l'estate con la nuova legge di Stabilità, ha ammonito Poletti, ricordando che è comunque necessario prima di tutto avviare un confronto con l'Europa. Ogni intervento così impattante sulla finanza pubblica dovrà avere il benestare della Ue e comunque non ci sarà motivo di "temere la nuova previdenza". La flessibilità "è un dato di libertà, - ha affermato il ministro - il cittadino può valutare se uscire o non uscire, oggi non può valutare niente". Sempre nel corso della trasmissione "Di Martedì" Poletti ha commentato la possibilità, più volte rilanciata da Tito Boeri, di finanziare la riforma pensioni 2015 attraverso il ricalcolo contributivo, un po' una sorta di contributo di solidarietà per le pensioni più alte.
"Niente ricalcolo - ha tuonato Poletti - i diritti acquisiti si preservano". Sebbene l'ipotesi di passare nel medio periodo a un conteggio delle pensioni con il metodo interamente contributivo sia "un'ipotesi ragionevole", per il ministro è fuori discussione rimettere in gioco dei diritti acquisiti.