Il concorso pubblico per la selezione di 892 funzionari amministrativo-tributari dell'Agenzia delle Entrate, il cui avviso è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 24 febbraio 2015, n. 15,  è nel pieno del suo svolgimento:  si attende il 2 luglio per lo svolgimento della seconda prova oggettiva tecnico-professionale. Vantando circa 140 mila partecipanti, questo concorso, può senz'altro essere considerato il concorso più atteso ed affollato del 2015, ma come in altri concorsi pubblici, anche questa volta, non mancano le polemiche e le presunte irregolarità.

La polemica

Il settimanale della Mondadori Panorama ha, infatti, dato spazio al botta e risposta tra coloro che segnalano i loro sospetti e la stessa Agenzia delle Entrate.

Sostenuti dal giovane avvocato palermitano Francesco Leone, molti aspiranti hanno provveduto a presentare ricorso al TAR. Le presunte irregolarità, segnalate dai ricorrenti, riguarderebbero la violazione dell’anonimato, la carente vigilanza, l’introduzione e l’uso di smartphone o altri dispositivi elettronici,  elaborati non imbustati ed un’ipotetica disparità di trattamento nelle varie giornate di concorso: si ipotizza che la prova, dovendo essere sostenuta in varie date, non abbia avuto il medesimo grado di difficoltà per tutti.

I ricorrenti non chiedono l'annullamento dell'intero concorso, ma l'ammissione alla seconda prova.

La replica dell'Agenzia delle Entrate

In attesa della decisione del TAR, che dovrebbe avvenire intorno al 25-26 giugno, l’Agenzia ha replicato sostenendo l’assoluta regolarità del concorso, l’adozione di tutte le cautele in merito alla sorveglianza dei candidati e che non sussisterebbe alcuno dei motivi di ricorso vantati dai ricorrenti.Lo svolgimento delle prove in una sede unica (Roma) avrebbe avuto lo scopo di ridurre i costi ed evitare la diffusione d’informazioni, durante lo svolgimento della prova, tra le varie sede di concorso.

Secondo l'Agenzia delle Entrate si tratterebbe di insinuazioni pretestuose e lesive dell'immagine dell'Agenzia stessa. La questione sarebbe già stata sottoposta all'Avvocatura affinchè venga valutata l'opportunità di sporgere denuncia penale e di presentare un esposto all'Ordine degli Avvocati di Palermo per il comportamento dell'Avvocato Leone, ritenuto contrario alla deontologia professionale.