La maggioranza in Commissione Istruzione al Senato è fortemente a rischio. Questo è uno dei dati di fatto più importanti a cui andrà incontro la riforma della Scuola. Il passaggio di Tito Di Maggio da Gal con i fittiani ha complicato ancora di più le cose ed ora la situazione vede solo undici senatori della Commissione pronti a dire di sì, contro i dodici dell'opposizione. Degli undici della maggioranza, nove appartengono al Partito Democratico ma occorre considerare che il Presidente Marcucci non vota e che tra questi ci sono anche due esponenti della minoranza dem, ovvero Walter Tocci e Corradino Mineo.
L'obiettivo è quello di terminare l'esame degli emendamenti entro la fine di questa settimana per poi procedere al voto all'inizio della prossima (lunedì o martedì).
Riforma Scuola, Renzi frena, Giannini: 'Nessun stravolgimento'
Nonostante la frenata di Matteo Renzi e l'apertura al dialogo da parte del governo, la ministra Stefania Giannini ha lasciato intendere che la riforma non verrà certamente stravolta: per la stesura definitiva ci sarà bisogno di qualche piccolo correttivo che chiarisca meglio, ha precisato il numero uno del Miur, come per esempio ciò che riguarda l'aspetto della valutazione e del ruolo dei dirigenti scolastici che dovrà essere più chiaro e non soggetto ad arbitrarie interpretazioni.
Qui potrebbe sorgere un braccio di ferro con la minoranza Dem che vuole una sostanziale riduzione dei poteri dei presidi oltre ad un ulteriore allargamento del piano delle assunzioni e alla revisione del finanziamento dei privati, vale a dire l'ormai famoso 'school bonus'.
DDL Scuola: slittano ambiti territoriali, docenti di ruolo conservano titolarità cattedra
Infine, un aspetto importante, quello riguardante gli ambiti territoriali dei docenti. Con tutta probabilità, slitteranno di tre mesi, secondo quanto indicato da uno degli emendamenti proposti dai relatori del DDL renziano: secondo il testo attuale, infatti, gli ambiti territoriali andavano definiti entro il 31 marzo del 2016, mentre l'emendamento sposterà tale scadenza al 30 giugno 2016, a conclusione cioè dell'anno scolastico. Un'altra importante modifica è quella relativa ai docenti di ruolo che manterranno la titolarità della loro cattedra nell'Istituto dove svolgono la loro attività didattica.