Le ultime novità sulle pensioni ci rivelano che i rimborsi pensione arrivano finalmente alla Camera per essere discusse dopo che la Commissione Lavoro ne ha valutato la fattibilità e respinto diversi emendamenti presentati dalle opposizioni, anche quella interna al Partito democratico, forse la più temuta dall'esecutivo del premier Matteo Renzi. Non pare che vi siano novità rispetto al testo originario.

Quali le novità all'impianto originario dei rimborsi pensione?

Dalla Commissione lavoro non sono state apportate modifiche sostanziali all'impianto originario del testo.

Pertanto la parziale restituzione dell'indicizzazione delle Pensioni bloccate nel 2012 e 2013 dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ne ha ritenuto illegittimo il blocco, resta simile a come il governo le aveva originariamente preventivate. Quindi a nulla sono valsi i malumori e le rimostranze dei pensionati e delle loro associazioni di categoria. Ma ancora comunque non è detta né scritta sulla vicenda la parola fine. Il disegno di legge, il suo iter ed il suo tormentato e contestato percorso sulla buona scuola proprio di questi giorni e la frenata per una soluzione per le pensioni dei precoci, ne sono una riprova. Basta che la minoranza del partito democratico si metta di traverso, ogni ipotesi di approvazione di un testo o disegno di legge non ha più certezze temporali né modalità altrettanto certe.

Al momento possiamo solo dire che le previsioni del governo circa la tempistica diappovazione ci portano alla data del 20 di luglio. Data entro la quale l'iter parlamentare con tutti i suoi passaggi dalla Camera al Senato dovrà concludersi con il voto finale e la sua approvazione definitiva.

Ecco come saranno rimborsate le mancate indicizzazioni della legge Fornero

Rivediamo nella sintesi quanto, come e quando i pensionati si vedranno restituire parte della mancata rivalutazione degli anni scorsi. Il meccanismo studiato dal governo vede un rimborso a scaglioni. Per gli anni 2012/2013 i pensionati che percepiscono una pensione tra tre e quattro volte il minimo, riceveranno un rimborso pari al 40%; il 20% per gli assegni da quattro a cinque volte il minimo; e il 10% per le pensioni tra cinque e sei volte il minimo.

Nulla sarà restituito agli altri pensionati. Per gli anni 2014 e 2015 la restituzione sarà del 20%, fino ad arrivare al 50% dal 2016. Ricordiamo, infine che i rimborsi, così come previsto oggi, sarannp restituiti con la pensione del mese di agosto da parte dell'Inps.

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