Pensione a Quota 41 per i precoci è la proposta di Cesare Damiano, invece la Quota 97 sembra invece la soluzione preferita dal governo Renzi, la Quota 100 dovrebbe essere stata messa definitivamente da parte anche se qualche giorno fa il ministro Padoan ne ha fatto cenno come possibilità ancora al vaglio: questo il riassunto delle ultime notizie su uno degli snodi della riforma delle pensioni 2015 che l'esecutivo sta studiando, obbligato un po' dalla situazione e dalla sentenza della Corte Costituzionale sull'illegittimità di un punto fondamentale della Legge Fornero (il blocco della rivalutazione delle Pensioni nel biennio 2012/13).

Facciamo allora il punto della situazione per quel che riguarda le novità sulla pensione dei lavoratori precoci, in attesa da troppo tempo di risposte.

Cesare Damiano: Quota 41 per la pensione dei precoci, soluzione giusta

L'ex ministro del Lavoro e attuale presidente della Commissione Lavoro della Camera è tra i più attivi esponenti del PD nel proporre soluzioni per il tema previdenziale. Per quel che riguarda il prepensionamenti per i lavoratori precoci Cesare Damiano propone la Quota 41, intesa come 41 anni di contributi versati a prescindere dall'età anagrafica: raggiunto tale requisito il lavoratore precoce potrebbe chiedere il prepensionamento. In questo caso non si tratterebbe della novità ribattezzata pensione flessibile, o flessibilità in uscita, perchè per i precoci non sarebbe prevista alcuna penalità per l'anticipo rispetto all'età per la pensione di vecchiaia se appunto fosse raggiunta la Quota 41 di contribuzione, fermo restando che con un minimo di 35 anni di contributi si potrebbe andare in pensione anticipata a partire dai 62 anni con l'8% di riduzione dell'assegno per ogni anno di anticipo.

Renzi: no pensione Quota 41 per i precoci, meglio Quota 97

Il governo Renzi, da quanto si dice negli ambienti romani proprio nella figura del premier, non appare però propenso alla soluzione di Damiano perchè la pensione anticipata a Quota 41 per i precoci implicherebbe altri interventi per altre categorie.

Nell'ottica di contenere i costi - e la questione dei rimborsi parziali ai pensionati dimostra quanto sia una reale preoccupazione del governo - il premier sembrerebbe più propenso alla Quota 97, ovvero al progetto già allo studio col ddl 857.

In buona sostanza l'esecutivo starebbe valutando l'ipotesi che per i lavoratori precoci non sarebbe il caso di una soluzione ad hoc con Quota 41 ma si dovrebbe farli rientrare tutti nella platea di lavoratori interessati alla nuova versione della pensione anticipata con penalità, la su menzionata pensione flessibile.

Quello che appare certo ad oggi è che la specifica soluzione della pensione Quota 100 per i precoci sia stata ormai messa definitivamente nel dimenticatoio, nonostante un ddl sempre firmato da Cesare Damiano depositato alla Camera parecchio tempo fa, perchè valutata troppo onerosa.