Si prova a mediare sulla riforma delle Pensioni all'interno del Partito democratico, l'obiettivo è quello di avere come dem un'unica proposta da condividere con l'esecutivo. Si deve trovare la quadra su quali nuovi elementi di flessibilità in uscita inserire per consentire ai lavoratori l'accesso in anticipo alla pensione: da una parte le proposte della minoranza dem con in testa il presidente della commissione Lavoro Cesare Damiano che propone l'introduzione di nuovi criteri per il prepensionamento che sì tutelino i conti pubblici ma che rappresentino anche un'operazione di giustizia sociale per sanare le ferite provocate dalla legge previdenziale del Governo Monti; dall'altra parte le posizioni dei renziani allineati con l'esecutivo che deve fare i conti con la situazione finanziaria.
A mettere oggi il "freno", dopo il monito della Bce, è stato il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Beretta.
Riforma pensioni, vertice Pd: tempo massimo per la flessibilità la legge di Stabilità
Di questo si è discusso al vertice dei dem a Montecitorio convocato appositamente per discutere di flessibilità nel sistema previdenziale. Su una cosa sono certamente d'accordo i democratici, è necessario un "un mix di ricambio fondamentale e urgente". Damiano, che propone la pensione anticipata a 62 anni con 35 anni di contributi e l'8% di penalità di dice pronto a trattare e a "scendere a compromessi" sui requisiti minimi per l'accesso al trattamento pensionistico o sulle penalizzazioni sugli assegni pur di rivedere in senso opposto l'attuale rigidità della riforma pensioni Fornero.
L'intesa deve essere raggiunta entro la legge di Stabilità, data indicata dal premier Matteo Renzi per gli interventi al sistema previdenziale. Almeno sui tempi i dem sono d'accordo, perché così, secondo quanto emerso dall'incontro alla Camera, le nuove norme potranno essere applicate già dal 2016.
Flessibilità e prepensionamenti, si cerca l'intesa tra i dem mentre arriva l'allarme Bce
Gli ostacoli da superare sono dunque quelli legati alla sostenibilità finanziaria, per questo il sottosegretario Baretta - forse non a caso subito dopo l'allarme della Bce - ha spiegato che nonostante i buoni propositi e le buone intenzioni la flessibilità non sarà per niente facile da introdurre. Almeno non per tutti.
Infatti, un altro ddl arriva da altri parlamentari del Pd, che tra una mediazione e un'altra, punta a risolvere i problemi per il prepensionamento degli over 55 che sono rimasti senza lavoro. Il disegno di legge presentato da Carlo Dell'Aringa e Giorgio Santini propone sostanzialmente una sorta di 'ponte' per l'accesso alla pensione a chi è stato licenziato sulla soglia del pensionamento ma ancora non ha maturato i requisiti pensionistici.