Un nuovo disegno di legge sul sistema previdenziale è stato presentato sia alla Camera che al Senato nell'ambito del confronto sulla riforma Pensioni 2015 che ha l'obiettivo di introdurre più flessibilità per i prepensionamenti anche se deve fare attenzione ai rischi per i conti pubblici paventati dalla Bce. Il nuovo ddl depositato oggi dal deputato Carlo Dell'Aringa a Montecitorio e dal senatore Giorgio Santini a Palazzo Madama, tutti e due del Partito democratico di Matteo Renzi, prevede nuove ipotesi di pensione anticipata, ma in questa formulazione non è prevista per tutti, solo per gli over 55 che hanno perso il lavoro.
Riforma pensioni, nuovo ddl del Pd per la pensione anticipata per gli over 55
Quella della perdita del lavoro durante il periodo di crisi economica, ancora per niente superato nonostante i primi segnali positivi, è una "tragedia" che si è purtroppo materializzata per numerosi italiani. E dopo i cinquantacinque anni è chiaro che è sempre più difficile, se non impossibile, trovare lavoro, soprattutto in determinati settori. La nuova proposta di legge prevede sia il sostegno alla ricerca di un nuovo lavoro - anche se questo, va detto, penalizza ancora una volta i giovani in cerca di soluzione - sa nuove misure ad hoc che diano ai lavoratori licenziati dopo i 55 anni un aiuto finanziario e rendano possibile un anticipo delle loro pensioni.
I dettagli del ddl saranno illustrati oggi dai due parlamentari dem Giorgio Santini e Carlo Dell'Aringa durante una conferenza stampa nella sala Nassyria di Palazzo Madama.
Previdenza, allarme Bce, Messina (Idv): improprio e invasivo intervento sulle pensioni
Nel frattempo, in materia di riforma pensioni, arrivano i primi commenti in Italia dopo a proposito dell'allarme lanciato dalla Banca centrale europea guidata da Mario Draghi sulle riforme dei sistemi pensionistici che mettono a rischio le finanze pubbliche.
"Consideriamo improprio e invasivo - si legge in una nota stampa del segretario di Italia dei Valori - l'intervento della Bce sui timidi tentativi di correggere i disastri economici e sociali della legge Fornero". "La stessa Banca centrale europea - ha aggiunto Ignazio Messina - nel passato aveva sbagliato clamorosamente i dati.
I dati reali dicono - ha concluso il leader di IdV che da tempo si batte per l'approvazione di un ddl sulla pensione anticipata ritenendo sia sostenibile dal punto di vista economico - che il sistema italiano, separando assistenza da previdenza, regge fino al 2050".