Tra le ipotesi sul tavolo del governo Renzi per la riforma delle Pensioni c'è quella che Il Sole 24 Ore titola assegno a 62 anni alleggerito per sempre e basata sul ddl 857 di Cesare Damiano, una soluzione che avrebbe come riferimento -se implementata davvero con la prossima Legge di Stabilità- tutti i settori lavorativi (lavoro autonomo, dipendente pubblico e privato), per uomini e donne. La pensione sarebbe possibile a 66 anni di età con almeno 35 anni di contributi, ma si potrebbe andare in pensione anticipata a 62 anni, sempre con 35 anni di contribuzione, se l'assegno fosse almeno di una volta e mezza la pensione sociale.

Da notare che con le norme attuali, mutuate dalla Legge Fornero, la pensione anticipata è a 66 anni e 3 mesi per gli uomini, tra 63 e 9 mesi e 66 e 3 mesi per le donne, con almeno 20 anni di contributi. Continuiamo con la spiegazione delle idee al vaglio di governo e Parlamento per le modifiche al sistema pensionistico, cliccate Pensione anticipata a Quota 100, per Renzi troppo costosa per i dettagli della seconda proposta di Damiano.

Di base la penalità sulla pensione sarebbe del 2% per ogni anno di anticipo, quindi massimo l'8% (andando in pensione a 62 anni), ma con più di 35 anni di contributi la riduzione sarebbe inferiore: Il Sole 24 Ore riporta come esempio una decurtazione del 6.9% sull'assegno se ci si ritirasse a 62 anni di età con 38 di contribuzione.

Se come riduzione dell'assegno vi sembra elevata, sappiate che il governo sembra sia più orientato a ricalcolare le pensioni col sistema contributivo: se applicata a tutti, i tagli arriverebbero fin'anche al 30%!

Chi appoggia la proposta di Cesare Damiano di riforma della pensione anticipata? In Commissione Lavoro il sostegno c'è da alcuni esponenti PD vicini all'ex ministro, da Forza Italia e sembra anche dalla Lega Nord; invece il governo Renzi non appare favorevole a causa del costi ritenuti troppo elevati.

Simulazione di pensione anticipata con penalità

Un po' di numeri per dare concretezza a quanto detto: ipotizzando 1500 euro di pensione di vecchiaia, la decurtazione massima andando in pensione a 62 anni sarebbe di 120 euro, inferiore con più di 35 anni di contribuzione. Aspettando due anni e andando in pensione a 64 con 37 anni di contributi, la riduzione sarebbe del 3.3%, ovvero 49.90 euro.

Per i lavoratori precoci o comunque quelli con almeno 41 anni di contributi sulle spalle, ci sarebbe la possibilità di pensione anticipata a 62 anni senza penalità. Inoltre chi volesse restare al lavoro dopo i 66 anni previsti per la pensione di vecchiaia, avrebbe un bonus del 2% per ogni anno in più (con le norme attuali i lavoratori del settore pubblico sarebbero esclusi da questa opportunità perchè non possono più lavorare dopo aver raggiunto i requisiti per la pensione).