Una pensione anticipata "obbligata" da combinare al lavoro part-time per favorire la staffetta generazionale e l'ingresso di più giovani al lavoro: una delle varie idee sul tavolo del governo Renzi per la riforma delle Pensioni 2015, che in questo caso potrebbe essere considerata un'appendice della riforma del lavoro (Jobs Act) e che è tra le più apprezzate dall'esecutivo come dimostrano le parole del ministro Poletti che l'ha citata più volte nelle ultime settimane. Continuiamo con la rassegna delle ipotesi di modifiche al sistema previdenziale all'esame di Parlamento e governo, la parte seguente è sulla pensione anticipata a Quota 100 o altre quote.

Il primo governo Prodi introdusse qualcosa di simile nel pubblico impiego con la Finanziaria 1996 per un passaggio al lavoro a tempo parziale dei dipendenti pubblici vicini alla soglie della pensione. Ora qualcosa di simile potrebbe essere messa in campo con la riforma delle pensioni che il governo Renzi è quotato implementare con la Legge di Stabilità 2016: per il settore pubblico però ci sarebbero da modificare alcune norme della recente riforma della Pubblica Amministrazione.

In concreto si potrebbe andare in pensione anticipata continuando a lavorare part-time, ovviamente con assegno INPS e stipendio ridotti. I vantaggi per le casse dell'INPS sono ovvi (incasserebbe ancora dei contributi tra l'altro), come anche i vantaggi economici per aziende e enti che pagherebbero una busta paga parziale per un lavoratore esperto che affiancherebbe un giovane.

Quando poi il lavoratore-pensionato decidesse di ritirarsi definitivamente, la sua pensione verrebbe ricalcolata tenuto conto dei requisiti maturati nel frattempo.

In realtà quella dei "lavoratori socialmente utili" è una soluzione già possibile anche adesso, solo che è per chi ha già raggiunto i requisiti per la pensione di vecchiaia: se il governo Renzi con la sua riforma delle pensioni introducesse delle novità per la pensione anticipata e la flessibilità in uscita, sarebbe un'opportunità anche per chi è vicino al traguardo, anche se ad ora non è ancora dato sapere a quali numeri (età, contributi) si sta pensando.

Simulazione di pensione anticipata con lavoro part-time

Si può però fare un calcolo su quanto si prenderebbe con la pensione parziale abbinata al lavoro part-time per la staffetta generazionale, come ha fatto Il Sole 24 Ore: con uno stipendio di 1700 euro il lavoratore potrebbe avere una pensione di 1600 euro al momento della trasformazione del suo impiego in part time, e appunto decidendo di restare al lavoro diciamo per altri tre anni con tempo ridotto al 50%, prendere 850 euro di stipendio e 800 euro di pensione, quindi 1650 euro al mese (continuando a versare contributi per la pensione totale futura).

Da considerare però la questione del ricalcolo della pensione da retributivo a contributivo [cliccate per accedere all'approfondimento su questo elemento, tra i più probabili di implementazione da parte del governo].