Faccia a faccia sulla riforma Pensioni tra Cesare Damiano e Giorgia Meloni ieri in Sicilia al Festival del Lavoro. Il presidente della commissione Lavoro pubblico e privato di Montecitorio ha rilanciato la proposta per i prepensionamenti a 62 anni con 35 anni di contributi e l'8% di penalità sugli assegni previdenziali, dicendosi comunque disponibile a "trattare" per arrivare con un ddl condiviso sulla revisione strutturale del sistema pensionistico.
Riforma pensioni, faccia a faccia Damiano - Meloni al Festival del Lavoro di Palermo
"Nella legge di stabilità - ha detto Cesare Damiano - mettiamoci attorno a un tavolo.
Una soluzione si può sempre trovare, l'importante - ha sottolineato il parlamentare della minoranza del Partito democratico - è che non si pensi di saccheggiare le pensioni. Adesso - ha aggiunto l'ex sindacalista bocciando ancora una volta l'ipotesi del presidente Inps di tagli alle pensioni erogate col retributivo - bisogna guardare da qualche altra parte". Di diverso avviso il leader di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale. "Nel sistema retributivo delle pensioni e nelle sue pieghe - ha detto Giorgia Meloni ieri a Palermo al Festival del Lavoro - giacciono trattamenti pensionistici di gente che è andata in pensione a 52 anni e - ha proseguito la parlamentare secondo quanto riferisce l'Adnkronos - prende una pensione mensile di 90mila euro al mese, per la quale - ha sottolineato - neanche lontanamente si sono pagati i contributi versati.
E dire che oggi bisogna continuare a erogare quelle pensioni perché fanno parte di un accordo stipulato dallo Stato con il pensionato - ha detto la Meloni replicando a Damiano e alle posizioni espresse dai sindacati - secondo me è folle".
Pensioni, rimborso il primo agosto, il Codacons al Governo: serve rimborso totale
Intanto, mente prosegue il confronto sulla riforma pensioni, i pensionati con redditi da pensione pari a 1.500 euro il primo di riceveranno il rimborso una tantum, quello che Renzi ha chiamato "bonus", per il periodo gennaio 2012 - agosto 2015.
Il rimborso previsto dal decreto del governo dopo la sentenza della Consulta sarà di 796 euro. Lo ha calcola l'Inps diretto da Tito Boeri. La base della pensione, viene spiegato, sarà pari a 1.525 euro mensili da agosto 2015 e di 1.541 euro da gennaio 2016. Il provvedimento prevede che i rimborsi spetteranno anche agli eredi.
"La circolare pubblicata dall'Inps che attua il decreto sui rimborsi delle pensioni - secondo il Codacons - non basta a sanare la situazione determinatasi a seguito della sentenza della Corte Costituzionale sulla legge Fornero".