Dopo le nuove dichiarazioni del ministro del Lavoro sulla riforma Pensioni è intervenuto oggi su Facebook il sottosegretario all'Economia Enrico Zanetti, di Scelta Civica, l'unico partito che difende a spada tratta la legge Fornero per i meriti che ha avuto per evitare il rischio crack dell'Italia e quindi per la salvaguardia dei conti pubblici.

Pensione anticipata a 62 anni, Zanetti (Scelta Civica): la paghi chi ne usufruisce e non la fiscalità generale

Rispetto al dibattito in corso su nuove forme di pensione anticipata la posizione espressa da Scelta Civica - il partito fondato, come si ricorderà, dall'ex premier Mario Monti - è che è possibile inserire una maggiore flessibilità in uscita dal lavoro verso i prepensionamenti ma facendo molta attenzione al bilancio dello Stato e soprattutto a chi dovrà pagare il costo complessivo dell'operazione sul sistema previdenziale.

"La flessibilità in uscita - ha postato oggi il sottosegretario del Mef su Facebook - è cosa buona e giusta. A patto però - ha aggiunto Zanetti - che la paghi chi decide di usufruirne e non la fiscalità generale". Il rischio ipotizzato da Scelta Civica è che a pagare eventuali prepensionamenti di massa siano i lavoratori attuali e i cittadini magari con nuove tesse. "Quando prendi un biglietto aereo - ha sottolineato il sottosegretario dell'Economia intervenendo sulla riforma pensioni - se lo vuoi flessibile è normale che costi di più, ma - ha concluso Enrico Zanetti - mica lo metti in conto agli altri viaggiatori".

Riforma pensioni in legge di Stabilità, Poletti (Pd) conferma: più flessibilità e lavoro ai giovani

La proposta di Scelta Civica per introdurre nuovi elementi di flessibilità nel sistema pensionistico senza smantellare la legge Fornero è quella che la pensione anticipata se la paghi direttamente chi ne usufruisce, quindi secondo questa ipotesi le penalizzazioni sui trattamenti previdenziali non potrebbero essere molto lievi come invece viene ipotizzato in questi giorni dal governo seppur nella massima prudenza.

In ogni caso, sia ieri in audizione in commissione Lavoro alla Camera, sia oggi ai microfoni di Radio anch'io, il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha spiegato che "interventi definitivi" sulla riforma pensioni arriveranno tra ottobre e novembre nell'ambito della legge di Stabilità. Ma ancora non è chiaro che tipo di penalità saranno inserite, quali saranno i requisiti richiesti e quindi a quali lavoratori saranno rivolte nuove opportunità per il prepensionamento: arriveranno novità per tutti o solo per pochi?