Non nega le difficoltà, ma il governo non spegne le speranze di chi attende la riforma delle Pensioni con la possibilità di uscite più flessibili dal lavoro per l'accesso "più facile" al sistema previdenziale. Si punta all'introduzione della pensione anticipata a 62 anni: praticamente in cambio di alcune penalità che non dovrebbero essere molto pesanti si dovrebbe poter andare in pensione cinque anni prima rispetto all'età pensionabile fissata dalla legge Fornero. Dopo averne parlato al Festival dell'Economia di Trento - dove sono intervenuti anche il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan e il presidente dell'Inps Tito Boeri - il ministro Poletti è tornato ad alimentare le speranza per nuove forme di prepensionamento per uomini e donne oggi nel corso di un'intervista rilasciata a Radio anch'io su Rai Radio 1.

Riforma pensioni 2015 del Governo Renzi, le ultime novità dal ministro del Lavoro

"E' evidente - ha ribadito oggi il responsabile del Welfare - che bisogna produrre un elemento di flessibilità in uscita ". Poletti ha evidenziato i limiti della riforma previdenziale del Governo Monti approvata nel 2011 ed entrata in vigore nel 2012. "La legge Fornero sulla parte della flessibilità in uscita - ha sottolineato il ministro del lavoro - è stata sicuramente troppo rigida". Uno dei problemi più grandi provocati dalla riforma pensioni Fornero è quello di avere "alzato su un muro - ha spiegato Poletti oggi ai microfoni di Radio Anch'io - che ha chiuso fuori i giovani e chiuso dentro quelli che c'erano".

Nuove forme di pensione anticipata, su cui in teoria sembrano tutti d'accordo anche se ancora si devono definire le proposte ufficiale e trovare l'intesa su quali tipo di penalizzazioni inserire, darebbero la possibilità alle imprese di assumere nuove giovani anche grazie alle nuove norme sul mercato del lavoro previste dal Jobs act che effettivamente rendono più facili le assunzioni ma in realtà lo stesso vale per i licenziamenti.

Pensione anticipata, il ministro Poletti: staffetta generazionale in legge di Stabilità

"Bisogna trovare delle forme equilibrate - ha spiegato il ministro Poletti spiegando che le aziende anche per questo chiedono l'introduzione di un prepensionamento parziale - perché naturalmente abbiamo dei temi anche di finanza".

Il nodo da sciogliere resta ovviamente quello legato ai conti pubblici e alla loro salvaguardia considerando che ogni modifica alla legge Fornero richiederà delle risorse finanziarie che certamente non sarà reperire. Ma l'esecutivo rassicura, sia gli aspiranti pensionati, sia l'Europa: la riforma pensioni andrà fatta in una cornice di tutela della finanza pubblica. "Interverremo in termini definitivi - ha ripetuto ieri il ministro del Lavoro confermando quanto annunciato dal premier Renzi - all'interno della legge di stabilità. Lavoreremo anche - ha concluso il ministro nell'intervista concessa a Radio anch'io - alla staffetta generazionale".