Proprio quando i maggiori esponenti del welfare sembravano aver raggiunto, all'unisono, la consapevolezza di intervenire con una riforma risolutiva in ambito pensioni, modificando una volta per tutte la legge Fornero, arriva il primo ripensamento da Tito Boeri, presidente dell'Ente previdenziale Inps, sebbene sia stato uno dei sostenitori della necessità di giungere ad un intervento normativo.

Giorni fa, intervenendo alla Commissione Lavoro della Camera, Boeri dichiara di dover procedere con cautela sul pensionamento anticipato proposto dal ministro Padoan, in quanto verrebbe a costare circa 8 miliardi e mezzo di euro, mettendo così un freno, per ora, anche all'ipotesi avanzata dal ministro del lavoro Poletti, che proponeva di incentivare l'occupazione giovanile attraverso la c.d.

"staffetta generazionale".

La staffetta generazionale è un sistema che permette ai lavoratori più anziani di andare prima in pensione, mediante l'uscita anticipata, di modo ché possano subentrare i giovani: un meccanismo che agevolerebbe la riduzione del tasso di disoccupazione che ormai sfiora il 50%, collocando l'Italia al penultimo posto - solo dopo la Grecia - secondo i dati dell' OCSE di qualche giorno fa.

Dunque, l'ipotesi di cambio generazionale nelle intenzioni dei suoi promotori, potrebbe avvenire adottando uno dei due modelli proposti:

  • il primo, in base al quale un lavoratore vicino alla pensione dovrebbe accettare un part time con meno ore ed uno stipendio inferiore, fino alla maturazione dei requisiti anagrafici e contributivi necessari al pensionamento, in cambio dell'assunzione di un giovane con un contratto a tempo indeterminato o di due giovani con contratto a termine; lo Sato, ad ogni modo, verserebbe contributi figurativi per evitare la riduzione del trattamento pensionistico;
  • con il secondo, invece, è previsto l'anticipo della pensione in cambio, sempre, con l'assunzione di un giovane con contratto parti time o di due giovani con contratto a termine. Se si adotta tale modello, tuttavia, è necessario introdurre dei correttivi alla legge Fornero, con la quale è stata alzata l'età pensionabile.

Se verrà presa in considerazione la staffetta generazionale, questa sarebbe applicabile sia nelle aziende private che nel pubblico impiego.

L'introduzione di questa misura consentirebbe al Governo di affrontare due emergenze: quella dell'età pensionabile, che con l'inasprimento della riforma Pensioni Fornero sta costringendo molti lavoratori a non andare in pensione per molti anni ancora, sia quella molto più grave della disoccupazione giovanile.

Tuttavia, secondo il Presidente Tito Boeri, questo intervento sarebbe troppo oneroso per le finanze pubbliche.

Questo lascia immaginare che la manovra della riforma pensionistica sia molto a rischio. Non trova pieno consenso neppure la proposta del ministro dell'economia Padoan, che si era espresso a favore del meccanismo di penalizzazioni, che, sempre per Boeri, costerebbe circa 8 miliardi e mezzo di euro.

Cosa propone allora Tito Boeri?

Il Presidente dell'Inps conferma che la riforma della legge Fornero vedrà la luce nella prossima legge di stabilità - probabilmente con queste ipotesi di uscita anticipata -, ma che sarà necessario prestare molta attenzione ai conti pubblici e, forse, l'Inps avanzerà alcune proprie proposte….Staremo a vedere.