Matteo Renzi fa retromarcia e si arrende sulla Buona Scuola, almeno per il momento. Il Presidente del Consiglio, ospite di Bruno Vespa nella trasmissione 'Porta a Porta' annuncia ufficialmente il rinvio della riforma scolastica ma, soprattutto, il rinvio delle centomila assunzioni previste per il prossimo settembre. 
'Se ci sono tremila emendamenti da esaminare in commissione e se sono tutti contrari, non si può assumere centomila insegnanti entro l'anno, lo si farà per l'anno prossimo.' Questa la dichiarazione di 'resa' del Presidente del Consiglio che ha l'impressione di essere 'l'unico a volerli assumere, mentre tutto il mondo della scuola è contro di lui'.

Buona Scuola: riforma e assunzioni rinviate al 2016

Così se ne riparlerà a luglio: Renzi annuncia per l'inizio del mese prossimo una conferenza sulla scuola dove verranno ascoltati nuovamente tutte le parti sociali interessate, dai sindacati alle famiglie, passando per il personale scolastico. 'Dopo si deciderà'.

La verità di fondo è che Renzi, all'indomani del voto delle regionali e delle comunali, assomiglia sempre di più a 'quell'uomo solo al comando' che sta piacendo, però, sempre di meno agli italiani. Il problema non è rappresentato dal rinvio della riforma Buona Scuola, quanto nell'aver dimostrato tutta la propria ostinatezza nel rifiutare la proposta di stralcio delle assunzioni, presentata dall'opposizione e della minoranza di sinistra. 

Rinvio Buona Scuola: Sel 'Una vergogna, governo incapace'

A questo proposito, Nicola Fratoianni di Sinistra Ecologia Libertà ha chiesto esplicitamente al Presidente del Consiglio, di non prendere in giro gli insegnanti e di non scaricare la colpa derivante dall'incapacità del suo governo, sugli emendamenti presentati dall'opposizione. Secondo Alessia Petraglia, senatrice Sel, siamo di fronte ad una vergogna: la verità risiede nel fatto che il governo non ha trovato le coperture necessarie per le assunzioni. Ecco perchè a settembre verranno assunti solo i 50mila docenti previsti dal turnover.