Il 9 luglio 2015 alle ore 12, dopo un percorso irto di ostacoli e accompagnato da proteste vibranti, il ddl 'Buona scuola' è diventato legge con 277 voti favorevoli, 173 no e 4 astenuti. Il via libera da Montecitorio ha dunque confermato il bando di concorso su circa 60mila cattedre, bando al quale potranno partecipare i docenti in possesso dell'indispensabile abilitazione per l'insegnamento (es. PAS e TFA o lauree abilitanti). Il Miur però in questa occasione ha deciso di prendersi più tempo per la pubblicazione del bando: non più entro il 1° ottobre 2015, bensì entro il 1° dicembre 2015.

Ritardo molto probabilmente dettato dall'esigenza di non commettere ulteriori errori al cospetto di un'opinione pubblica ancora scossa dall'approvazione del ddl 'Buona scuola'. 

In arrivo entro dicembre il bando per 60.000 nuove assunzioni, con contratti triennali e posibilità di rinnovo 

Obiettivo del citato bando di concorso è quello di coprire, risorse finanziarie permettendo, tutti i posti del nuovo organico dell'autonomia che necessitano di immediate nuove assunzioni, e di quelle che ne necessiteranno nel triennio, inclusi i posti sul sostegno. I presidi avranno dunque un team di insegnanti tutto rinnovato, composto dai nuovi assunti vincitori del bando, sul quale esercitare il potere di chiamata. L'incarico avrà durata triennale con opzione di rinnovo.

Il nuovo bando di concorso non prevede quote riservate, ma una maggiorazione di punteggio potrà essere ottenuta grazie ad abilitazioni all'insegnamento acquisite sia attraverso procedure di selezione pubbliche (PAS e TFA), sia attraverso l'acquisizione di una laurea abilitante. Si terrà inoltre conto di situazioni di lavoro precedenti con contratto a tempo determinato, ma solo per periodi con soluzione di continuità non al di sotto di centottanta giorni, nelle istituzioni educative e scolastiche statali. 

Si sottolinea come tali graduatorie avranno legittimità triennale, a partire dall'anno scolastico successivo alla validazione delle stesse.