Dopo il voto di oggi alla Camera il disegno di legge andrà al Quirinale per il visto definitivo. A meno di improbabili ripensamenti Mattarella firmerà la nuova legge sulla Scuola e il sigillo verrà messo dalla Gazzetta Ufficiale dove il testo diventerà legge a tutti gli effetti. Dure le posizioni di M5S e Sel sul disegno di legge espresse da Carla Ruocco nel suo sito (carlaruocco.it ) e Annalisa Pannarale di Sel. Inoltre c'è il recente l'invito del Papa agli insegnanti a proseguire in difesa dei valori della laicità della scuola e per una università pubblica aperta a tutti.

Se da un lato la riforma della scuola passa, con immediato lancio di referendum abrogativo da parte delle opposizioni, dall'altro lato il governo potrebbe cadere per le tensioni esistenti sulla riforma del titolo V della costituzione, rimettendo clamorosamente tutto in discussione.

La dura reprimenda di Sel e M5S

Le opposizioni più convinte contro questo ingiusto ddl scuola sono riassunte dagli interventi di Sel e M5S. Annalisa Pannarale ha espresso per Sel la relazione di minoranza sul ddl scuola. Un affondo duro contro il governo, con accuse di fastidio per la democrazia che cerca di resistere e far valere ragioni che si vogliono imbavagliare in nome del dio denaro. Il governo teme il popolo che al contrario non ha paura di chi cerca di sopprimerne i diritti e reagirà con maggior coraggio per cancellare questo scempio.

Carla Rucco afferma che il governo non sa assolutamente come fare gli interessi degli studenti e di chi lavora nella scuola pubblica. E anche Silvia Chimienti non le manda certo a dire quando nel suo intervento alla Camera richiama alla memoria la questione dell'intervento dei privati con la longa manu della Treelle sulla riforma scolastica.

Il Sommo Pontefice e il suo appello

In rete si susseguono i tam tam sulle prossime iniziative dei docenti che si mobilitano per cancellare la legge, dalla raccolta firme al ricorso in Corte Costituzionale. Arriva dal sud america l'appello del Papa, impegnato in un viaggio che ha fatto tappa in Ecuador dove all'università di Quito ha parlato davanti a studenti e insegnanti, dal significato chiaro e di sostegno alla lotta dei docenti precari italiani.

Gli studenti vanno aiutati a sviluppare uno spirito libero che soltanto una libera scuola ed una università aperta a tutti possono garantire, attraverso il libero insegnamento dei docenti rispettoso dei valori della laicità e della diversità.