Tra le notizie sulla riforma Pensioni 2015 tiene sempre banco l'ipotesi del ricalcolo col contributivo per la pensione anticipata, quella che ormai tutti chiamano "flessibilità in uscita" ma che si traduce concretamente in una penalizzazione per il prepensionamento. Ma quanto verrebbe ridotto l'assegno Inps col contributivo? Tito Boeri ha presentato il suo progetto un paio di settimane fa ed è quello su cui discute ora, anche perchè di concreto c'è solo questa idea ed alcune in discussione presso le Commissioni Lavoro di Camera e Senato. Purtroppo però l'aria che tira è decisamente pesante per i lavoratori pensionandi: come potete leggere nell'articolo Debito pubblico in aumento: tagli a pensioni e sanità il governo Renzi dovrà tagliare la spesa pubblica per svariati miliardi all'anno e purtroppo la previdenza è tra i settori più a rischio, visto che è stato pure annunciato una forte riduzione delle tasse (propaganda?).

Vediamo quindi delle simulazioni di pensione anticipata col contributivo e le possibili penalità.

Notizie pensioni di oggi: pensione anticipata con penalizzazione, si punta al risparmio

Una riforma delle pensioni è necessaria, ma se mesi fa si voleva far passare l'idea che il "correggere la Legge Fornero" sarebbe stato per venire incontro ai lavoratori e ai pensionati, ora appare chiaro che invece lo si farà dal punto di vista dei conti pubblici, quindi in manierà più restrittiva. Si mettano l'animo in pace i lavoratori precoci e tutti quelli che sognano la pensione anticipata (prima cioè dei 67 anni per la pensione di vecchiaia, età destinata ad aumentare nei prossimi anni) oppure si preparino alla battaglia, perchè sia il governo che l'INPS hanno già detto che proposte come quelle di Cesare Damiano per la Quota 97 (cioè pensione anticipata con almeno 62 anni di età e 35 di contributi con penalità del 2% per ogni anno di anticipo) sono troppo costose per lo Stato.

Ultime pensioni 24 luglio: simulazioni di ricalcolo con contributivo per pensione anticipata

Il servizio di assistenza ai pensionati della UIL, uno dei tre sindacati maggiori italiani insieme a CGIL e CISL, ha effettuato delle simulazioni di pensione anticipata ricalcolata interamente con il contributivo. Perchè interamente?

E' sì vero che attualmente non c'è nulla di ufficiale né di deciso a livello legislativo, tuttavia a leggere tra le righe della proposta di Tito Boeri appare abbastanza chiaro che l'intento è quello di far passare per intero al sistema contributivo la quota retributiva della posizione previdenziale di quei lavoratori che, ancora nel regime misto istituito a partire dal 1 gennaio 1996 dalla riforma Dini delle pensioni, a tale data non avevano ancora maturato 18 anni di lavoro.

Se all'epoca erano i più giovani, dopo che sono passati 20 anni sono ora i più "anziani" e in questo caso i più penalizzati.

Potete confrontare questi numeri con queste altre simulazioni di pensione anticipata e penalizzazione eseguite da una società indipendente.

I tre casi sono riferiti a tre lavoratrici dipendenti del settore privato:

  • lavoratrice con 62 anni di età, 35 anni di lavoro, stipendio medio annuo 33.000€ negli ultimi 10 anni: in pensione anticipata avrebbe un assegno da 1549€ lordi al mese invece di 2345€, netti 1220€ anzichè 1740€ (riduzione del 33% abbondante)
  • lavoratrice con 62 anni di età, 39 anni e mezzo di lavoro, stipendio medio annuo 34.500€ negli ultimi 10 anni: in pensione anticipata avrebbe un assegno da 1527€ lordi al mese invece di 2209€, netti 1210€ anzichè 1660€ (riduzione del 31%)
  • lavoratrice con 62 anni di età, 36 di lavoro, stipendio medio annuo 39.800€ negli ultimi 10 anni: secondo i calcoli della UIL, andando in pensione anticipata oggi con tale situazione pensionistica prenderebbe 1889€ lordi al mese anziché 2163€, netti sarebbero 1450€ invece di 1630€ (riduzione del 12.67%)