Nella giornata di ieri, Tito Boeri, presidente dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (Inps), ha illustrato nei 'piani alti' della politica di Palazzo Chigi il pacchetto di riforme sulla flessibilità. Questo piano di pensionamento anticipato dovrebbe essere presentato alle Camere nei prossimi giorni (probabilmente l'8 luglio). Naturalmente, lo scopo principale dell'Inps è quello di arrivare ad una proposta che non vada a pesare sulle casse dello Stato e che, allo stesso tempo, vada a modificare la rigidità della legge Fornero.
Boeri si incontrerà nei prossimi giorni con Poletti e Padoan
Il pacchetto di proposte di Boeri, secondo quanto evidenziato dal sito internet pensionioggi.it, è composto da alcuni capitoli, a fianco dei quali sono stati esplicitati i relativi costi. Nei prossimi giorni, il presidente Inps si incontrerà con il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, e il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan. Da quanto è stato specificato nell'incontro di ieri, Boeri vorrebbe applicare un sistema flessibile che tenga conto del sistema contributivo da applicare agli assegni pensionistici di tutti i lavoratori. Da verificare, ora, l'età anagrafica da raggiungere, con il requisito minimo dei 35 anni di versamenti contributivi, per poter accedere alla pensione.
Si parla del raggiungimento di un'età anagrafica compresa tra i 57 e i 62 anni.
Il pensionamento anticipato sarà solo un opzione e non un obbligo per il lavoratore
L'Inps, inoltre, sottolinea che, il pensionamento anticipato, sarà comunque un'opzione per il lavoratore e non un obbligo. Proprio il ricalcolo contributivo dei trattamenti pensionistici avrà lo scopo di destinare i fondi risparmiati al finanziamento di eventuali altri interventi sulle norme pensionistiche.
Altri contributi economici potrebbero arrivare con l'imposizione di un contributo di solidarietà da prelevare dalle Pensioni più ricche oppure tramite la revisione di prestazioni, come ad esempio le pensioni di reversibilità.
Le eventuali modifiche al sistema pensionistico sarà introdotto nella Legge di Stabilità 2016
Il presidente Inps è convinto che il taglio degli assegni pensionistici è necessario per favorire un minor costo della finanza pubblica al fine di non gravare sulle nuove generazioni.
Nel Piano è anche evidenziato un sistema che possa aiutare le persone più povere, con un'età compresa tra i 55 e i 65 anni. Le eventuali modifiche alla legge attualmente in vigore saranno, quasi certamente, inserite nella Legge di Stabilità 2016, che verrà discussa a partire dal prossimo settembre. Per questo motivo, Tito Boeri sta velocizzando la discussione su questi temi, incontrando i sindacati il 9 luglio.