Sono giunte in questi giorni, secondo quanto riportato dal sito internet specializzato in questioni previdenziali Ilvelino.it, le dichiarazioni di Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro Camera ed esponente di spicco del Partito Democratico, che evidenzia come 'il Pd è pronto a discutere su come riformare il sistema pensionistico italiano. La nostra proposta è stata appoggiata anche da altre forze politiche e prevede l'uscita anticipata attraverso un sistema flessibile che possa far lasciare il lavoro all'età di 62 anni con 35 anni di versamenti contributivi e con una penalizzazione dell'8 percento.

Siamo naturalmente pronti a discutere su quale sarà il costo di questa operazione'. Damiano sottolinea nell'intervista come 'il premier Renzi dice che c'è tempo per affrontare la questione. Se dovesse esserci l'intenzione di inserire la riforma nella prossima legge finanziaria, dovremmo iniziare a parlare della questione sin da ora'.

Damiano: 'Andrebbe risolta la questione Opzione Donna'

Cesare Damiano, nella sua dichiarazione, fa riferimento anche ad un altro problema che si è verificato negli ultimi mesi riguardante il metodo sperimentale Opzione Donna con il sistema contributivo: 'Andrebbe risolta anche la questione cosiddetta Opzione Donna con una correzione dell'interpretazione restrittiva che è stata data dall'Inps con l'emanazione di due circolari del 2014 al fine di consentire alle lavoratrici l'uscita dal lavoro al raggiungimento dei 57 anni di età con 35 anni di contributi e con un trattamento previdenziale basato sul conteggio contributivo, anche per quelle donne che raggiungeranno i requisiti entro il 31 dicembre 2015.

Sono giunte in Parlamento anche altre proposte che mirano a prorogare questo sistema al 31/12 del 2018'.

Damiano: 'Sull'Opzione Donna manca l'avallo del Mef'

Infine Damiano fa una specifica su alcuni dati economici relativi a questa opzione: 'Manca ancora l'avallo del Mef. La Ragioneria dello Stato dice che servono ancora delle coperture economiche. Ricordo che sono stati stanziati per questo sistema 1 miliardo e 684 milioni di euro, mentre al momento ne sono stati spesi solamente 707'.