Sono numerose le proposte presentate in Commissione Lavoro alla Camera ma si attendono risposte concrete da parte del Governo. È quello che vorrebbero centinaia di migliaia di lavoratori italiani rimasti penalizzati dalle rigide norme della precedente Riforma Fornero. "Il Governo dovrà formulare quanto prima la sua proposta sulle correzioni da apportare al sistema pensionistico, se la si vuole discutere e inserire nella Legge di Stabilità". Lo ha affermato il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano, il quale avrebbe chiesto un confronto con i sindacati per trovare una soluzione volta a ripristinare una maggiore flessibilità in uscita.
Maggiore flessibilità con la proposta Damiano
Da ricordare che la proposta del deputato del Partito Democratico Damiano, consentirebbe l'uscita dal mondo lavorativo a partire dai 62 anni di età e 35 anni di versamenti contributivi pena una riduzione massima sull'assegno pensionistico pari ad 8 punti percentuali.
Si tratterebbe, secondo indiscrezioni, di una proposta che potrebbe rivelarsi utile per i lavoratori di età superiore ai 60 anni che rischiano di perdere il lavoro e che trovano difficoltà ad inserirsi nuovamente nel contesto lavorativo. Per incentivare i lavoratori usuranti e precoci, invece, il Presidente Damiano avrebbe proposto anche di introdurre l'uscita dopo il raggiungimento dei 41 anni di contributi indipendentemente dall'età anagrafica e senza penalizzazioni sull'assegno previdenziale.
Opzione Donna: una misura emergenziale
In Commissione Lavoro alla Camera, emerge anche la proposta riguardante la cosiddetta Opzione Donna che permetterebbe alle lavoratrici di sesso femminile di ritirarsi dal lavoro dopo aver raggiunto almeno 57 anni di età e 35 anni di contributi a condizione che il ricalcolo dell'assegno avvenga interamente con il sistema contributivo. "Si tratta di una misura emergenziale che può essere utilizzata in un'età molto anticipata e che taglia l'assegno pensionistico fino al 30%", afferma ancora Damiano.