Il piano dell'Inps sulla flessibilità in uscita è quasi pronto. Lo ha lasciato intendere il Presidente dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale Tito Boeri che nei giorni scorsi ha annunciato alla sede del Governo il suo programma sugli elementi di flessibilità per eliminare le rigidità introdotte dalla Legge Fornero e sul reddito per gli over 55 rimasti privi di un'occupazione.

Elementi più flessibili con sistema contributivo

Come si apprende dal portale "Pensioni Oggi", il piano dell'Inps dovrebbe essere presentato l'8 luglio. Da non dimenticare che, nel 2011 la riforma pensionistica targata Fornero, ha allungato ulteriormente l'età pensionabile, penalizzando gran parte dei lavoratori che attendevano il trattamento previdenziale.

La proposta dell'Inps, infatti, mira ad inserire elementi di flessibilità adottando il sistema contributivo: un lavoratore dipendente che intende lasciare in anticipo il lavoro dovrà avere almeno un'età compresa tra i 57 e i 62 anni e un minimo di 35 anni di versamenti contributivi, ment4re un lavoratore autonomo dovrà maturare un anno in più, ma si vedrà l'assegno ridotto. "Un taglio sull'assegno è inevitabile perché se si decide di far uscire le persone prima, le pensioni devono essere basse", ha spiegato Boeri. Nella stessa proposta è previsto anche un ricalcolo delle pensioni su base contributiva volto a finanziare ulteriori provvedimenti che molto probabilmente verranno adottati in seguito per quanto riguarda il tema pensioni.

Reddito minimo per gli over 55

Per quanto riguarda invece, gli over 55 il Presidente dell'Inps Boeri, ha pensato di introdurre un reddito minimo garantito per i lavoratori di età compresa tra 55 e 65 anni rimasti privi di occupazione e senza alcun tipo di ammortizzatore sociale. Proposta che sicuramente potrebbe rivelarsi utile per combattere la povertà.

Sempre come riportato su "Pensioni Oggi", si tratta solo di una proposta che potrebbe essere introdotta a settembre nella Legge di Stabilità, motivo che spinge Boeri ad accelerare i tempi convocando i sindacati per un confronto anche se bisogna valutare gli oneri gravanti alle casse statali.