Aggiornamenti sul fronte riforma pensioni, la camera ha infatti approvato il decreto Pensioni (d.l. 65/2015) che recepisce la decisione della consulta di dichiarare incostituzionale il blocco dell'adeguamento delle pensioni del 2011 voluto dalla riforma Fornero. Il testo, in scadenza il 20 luglio, passa ora all'esame del senato. Numerose le conseguenze e le novità per tutti i pensionati.
Pagamenti delle pensioni il primo del mese e altre novità del decreto pensioni
Analizzando alcuni aspetti del decreto saltano subito all'occhio interessanti cambiamenti in vista per i pensionati.
A partire da giugno infatti tutti gli assegni per la pensione, salvo particolari eccezioni, vengono erogati il primo del mese o, in caso di giorno festivo, il primo giorno bancabile. È bene però ricordare che, in base al decreto 65/2015, a partire dal 2017 le pensioni verranno definitivamente erogate direttamente il secondo giorno bancabile e non più il primo giorno del mese. Pur non sembrando a prima vista una novità di grande rilevanza, risulta comunque un notevole anticipo per tutti coloro abituati a ritirare la propria pensione il 10 o il 16 di ogni mese, come ha fatto notare Tito Boeri, presidente dell'Inps. Altra interessante novità riguarda coloro che incassano un assegno che supera tra tre e sei volte il minimo, per i quali sono previsti adeguamenti e restituzione degli arretrati non recepiti.
Rimborsi per i pensionati, chi può ottenerli e a quanto ammonteranno
Con la bocciatura e la dichiarazione di illegittimità del blocco dell'adeguamento delle pensioni da parte della corte costituzionale, sono previsti ad agosto i rimborsi sotto forma di pagamento una tantum il cui importo varierà individualmente in base alla pensione percepita e che saranno assegnati a tutti coloro che ricevono assegni della pensione non superiori ai 3000 euro lordi.
I pensionati che ricevono una pensione fino a 3000 euro riceveranno 272 euro, coloro che hanno una pensione fino a 2200 euro lordi riceveranno 450 euro, mentre chi percepisce un assegno che non superi i 1700 euro lordi riceverà 750 euro. Vengono anche fissati gli adeguamenti riguardanti gli importi delle pensioni, i quali varieranno da 60 a 180 euro l'anno.
Pagamento unificato delle pensioni, cosa è e come funziona?
Per chi avesse ancora qualche dubbio relativo al pagamento unificato, è tutto molto semplice: si è deciso di unificare tutti i pagamenti riguardanti i trattamenti pensionistici relativi a gestioni private, pubbliche, rendite vitalizie dell'inail, indennità pagate agli invalidi civili e altro. Di conseguenza, tutti gli aventi diritto a più trattamenti pensionistici in gestioni diverse (ad esempio coloro che hanno lavorato nel pubblico e nel privato), potranno incassare le somme dovute in una volta sola senza fare la fila due volte. Probabilmente una manna dal cielo per molti.