Continua incessante la discussione, tra le varie forze politiche, su come modificare il sistema pensionistico italiano. Nel frattempo, diverse categorie di lavoratori continuano a rimanere fuori dall'attenzione del governo Renzi che, a causa della mancanza di risorse finanziarie, non appare intenzionato a risolvere le problematiche relative agli esodati, ai lavoratori precoci e, soprattutto, ai Quota 96, quei lavoratori che sono ancora al lavoro a causa di un errore presente nella riforma Fornero, che ha confuso l'anno scolastico con l'anno solare, nonostante abbiano raggiunto i requisiti pensionistici già da diverso tempo.

Nel decreto della Buona Scuola nessun cenno ai Quota 96

La discussione previdenziale sui Quota 96 dovrebbe essere rimandata a data da destinarsi. Sappiamo che il decreto sulla Buona Scuola è stato approvato e al suo interno non ha trovato spazio la risoluzione della problematica dei circa 4mila lavoratori, docenti e personale amministrativo Ata, ancora in servizio. Anche nella proposta di legge relativa alla Pubblica Amministrazione non è riportato alcun cenno su questa categoria di lavoratori, i quali già da 3 anni hanno tutti i requisiti pensionistici per lasciare il lavoro. Infatti, in attesa della risoluzione di questa problematica, i Quota 96, a partire dal prossimo primo settembre, saranno costretti a tornare sui propri posti di lavoro, secondo quanto riportato dal sito pensionioggi.it.

Ecco le proposte dei vari partiti politici

Intanto, sul fronte pensionistico, la situazione appare piuttosto confusa con i vari partiti politici che hanno evidenziato le loro proposte. La Lega prosegue la sua "battaglia" con la proposta relativa al piano flessibile con Quota 100 senza penalizzazioni, sistema che quasi certamente non verrà tenuto in considerazione perché troppo costoso.

Il Movimento 5 Stelle non è d'accordo con molte delle proposte fatte da Boeri la settimana scorsa, in particolare sull'assegno universale destinato ad una sola fascia di persone, gli over 55. Il Partito Democratico chiede a gran voce l'applicazione della cosiddetta Quota 97 con penalizzazione, ritenuta anche questa troppo costosa per le esigue casse dello Stato. Infine, Forza Italia punta tutto sull'aumento delle Pensioni minime, proposta già bocciata dai tecnici del Ministero dell'Economia.