A oggi 26 luglio le ultime notizie sulla riforma della pensione anticipata per donne e uomini non sono molto incoraggianti: il contributivo e l'ipotesi Damiano con lievi penalizzazioni restano le due soluzioni più papabili, ma i problemi non mancano e dal premier Renzi giungono dichiarazioni che non alimentano le speranze dei tantissimi cittadini italiani che vorrebbero una riforma delle Pensioni per sistemare parte delle storture create con la Legge Fornero. Vediamo le ultime parole di Renzi sulle pensioni per donne e uomini e quale quadro dipingono per il futuro prossimo.

Ultime sulla pensione anticipata: le notizie sulla riforma e gli ultimi commenti di Renzi

Le ultime novità sulla pensione anticipata per donne e uomini vedono, dopo la periodica sbornia dovuta alle classiche promesse di grandi cambiamenti, dei toni decisamente meno spavaldi. Sembra che l'impeto riformista del governo Renzi sulla previdenza si sia incagliato quasi subito: si guarda ai conti pubblici, non si vorrebbero spendere i circa 10 miliardi necessari per la riforma della flessibilità in uscita voluta da Damiano, Renzi prevede inoltre di spendere (tanto) su altri fronti, tra bonus da 80 euro per pensionati, abolizione della Tasi sulla prima casa e altro.

Le ultime, recentissime parole di Renzi nelle sue enews vertono sull'apprezzamento dell'attuale sistema delle pensioni: "...

Abbiamo un sistema previdenziale che sul medio-lungo periodo è il più sostenibile in Europa", ha dichiarato il premier, confermando l'idea che se ci sarà l'annunciata riforma pensioni, sarà più vicina a un'ipotesi a costo zero o comunque molto basso (sullo stile della proposta di Boeri, dell'INPS, per la pensione anticipata con contributivo), che a un'ipotesi davvero rivoluzionaria ma relativamente costosa come quella di Damiano per pensioni anticipate dai 62 anni di età con penalizzazioni dal 2 all'8% sull'assegno, o su altre ipotesi relativamente simili come quella della quota 100.

Pensione anticipata donne e uomini, le ultime news: 2015, 2016 o 2018? Facciamo chiarezza

La riforma pensioni con pensione anticipata modificata arriverà nel 2015, nel 2016 o addirittura nel 2018? In questi giorni vige molta confusione. L'intervento sulle pensioni di Renzi abbozzato per il 2018 non sembra riguardare la riforma della pensione anticipata ma più che altro dei cambiamenti per le pensioni minime, pertanto è bene non confondere gli interventi.

Quello che sappiamo al momento secondo le ultime notizie è che resta in campo l'ipotesi di nuove forme di prepensionamento con la prossima Legge di stabilità, quindi questo autunno, come peraltro promesso chiaramente dal governo poche settimane fa.

Tuttavia il dubbio che nuove pensioni per dipendenti pubblici e privati, e per i lavoratori autonomi, possano giungere nel 2016 anziché quest'anno, è purtroppo da tenere in conto: se Renzi non vuole spendere, la grande riforma di Damiano non si farà; si potrebbe ripiegare sulla riforma proposta dal presidente dell'INPS Boeri, ma l'idea di un contributivo per accedere alla pensione anticipata non piace quasi a nessuno. È comunque importante chiarire che eventuali interventi sulle pensioni minime dal 2018 non riguardano i cambiamenti di cui si parla per il 2015: la speranza è che le novità possano arrivare dopo l'estate, anche se le ultimissime parole del premier Renzi non sembrano certo spingere per una riforma della Legge Fornero in tempi stretti.