Parte il confronto sulla riforma Pensioni che vede chiamare in ballo Tito Boeri, presidente dell'Inps e i sindacati, in modo particolare la Cgil tramite la sua leader, Susanna Camusso in merito alle proposte presentate lo scorso 8 luglio dallo stesso Boeri. A non convincere, secondo la Camusso, sarebbero proprio i possibili tagli tra il 30 ed il 35% che potrebbero interessare gli assegni più poveri se la riforma pensioni proposta dall'Inps dovesse trovare ascolto presso il governo. Da qui un immancabile botta e risposta nel corso del quale Boeri ha replicato alle previsioni (ed ai timori) della Camusso definendo la stima effettuata come "fantasia pura".

Ecco a seguire le dichiarazioni del vertice dell'Inps ed i chiarimenti sulla riforma pensioni da lui proposta.

Riforma pensioni anticipate: botta e risposta Boeri-Camusso

"Non ci saranno maxi tagli", così ha assicurato Tito Boeri, presidente dell'Inps, replicando ai timori della segretaria generale Cgil Susanna Camusso in merito alla riforma pensioni da lui proposta. Il quotidiano Repubblica ha raccolto le dichiarazioni di Boeri il quale in un'intervista a Radio Capital ha confermato che in caso di pensioni anticipate si avrà una riduzione del reddito del massimo il 3,5%. Boeri ha quindi ribadito come l'ipotesi di applicare tagli alle pensioni del 35% sia impensabile, specificando che "anche l'idea che vada fatto un ricalcolo sul contributivo non ci appartiene".

I timori della Camusso sui possibili maxi tagli ed in merito alle proposte sulle pensioni anticipate avanzate dal leader dell'istituto previdenziale appaiono "ingiustificate", tanto che Boeri sembra esser convinto che formulare allarmi simili porti solo a porre poca attenzione delle sue proposte di riforma, screditandole in modo superficiale.

Contrariamente ai timori dei sindacati, Boeri sottolinea l'intenzione di "tutelare soprattutto i redditi e le pensioni basse".

Susanna Camusso ha preso atto della replica del presidente Inps ma non abbassa la guardia: il tema della riforma pensioni anticipate infatti resta la priorità per le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil che per la prima volta negli ultimi tre anni si riuniranno congiuntamente il prossimo lunedì 13 luglio per discuterne.

Il ministro Poletti, dopo aver precedentemente frenato la proposta di Boeri passando la parola al governo, al termine del botta e risposta che si è avuto nelle ultime ore è intervenuto chiedendo di prendere in considerazione le idee di Boeri senza far nascere "inutili paure" ma allo stesso tempo senza attribuire alle sue proposte un peso troppo eccessivo al fine di non creare "false aspettative". Per restare aggiornati sul tema lavoro vi invitiamo a cliccare sul tasto "Segui" in alto all'articolo.