Attesa infinita per la riforma del sistema previdenziale italiano. Sono 17 le proposte presentate in Parlamento da diversi partiti politici al fine di rendere il sistema pensionistico più flessibile. Tito Boeri, presidente dell'Inps, presenterà ufficialmente alle Camere l'8 luglio prossimo, il pacchetto di riforme che, secondo le indiscrezioni, saranno soltanto negative per i lavoratori che si apprestano ad andare in pensione. Gli interventi che Boeri ha ipotizzato sono stati necessari per contrastare la grave situazione economica in cui versano le casse dello Stato.
Le risorse finanziarie da impiegare per poter rivedere la legge Fornero sono pochissime, da impiegare per eventuali interventi necessari relativi alla previdenza italiana. Purtroppo, le sentenze della Corte Costituzionale hanno sancito una situazione favorevole ai pensionati e ai dipendenti pubblici, ma sfavorevole per il budget a disposizione dello Stato italiano.
Per il momento, i sistemi flessibili presentati non saranno presi in considerazione
Nel frattempo, continua il dibattito sul piano che Boeri ha fatto visionare al governo e che presenterà nei prossimi giorni. Una serie di idee ben lontane dai ddl presentati che prevedono diversi piani di uscita anticipati: dalla Quota 100 alla Quota 97 con penalizzazioni fino al cosiddetto assegno universale.
Si ha la sensazione che i sistemi presentati, non verranno presi in considerazione, almeno per il momento. Molto più probabile, invece, l'introduzione del ricalcolo contributivo per tutti i lavoratori. Certamente, questa proposta, se approvata, consentirebbe un risparmio economico notevole da destinare ad altre interventi pensionistici, ritenuti più necessari, magari per favorire le nuove generazioni di lavoratori.
Probabile una sorta di Opzione donna da applicare a tutti i lavoratori
Lo stesso Boeri vorrebbe applicare quel sistema flessibile già testato con l'Opzione Donna che consentirebbe, anche agli uomini, di andare in pensione con 57 anni di età e 35 di contributi attraverso un assegno pensionistico basato sul metodo contributivo, secondo quanto riportato dal sito specializzato pensionioggi.it.
Non ci resta che aspettare l'incontro organizzato da Boeri con i sindacati che si terrà il prossimo 9 luglio per capire effettivamente quale sarà la strada da seguire per il nostro futuro previdenziale.