Sul DDL Scuola, ieri passato in Commissione con la bocciatura degli emendamenti, Maria Stella Gelmini è molto dura. La sua opinione è che il testo ha subito un peggioramento e l'approvazione è avvenuta con metodi 'poco urbani'. Il Secolo d'Italia riferisce i commenti dell'ex ministro dell'Istruzione, che oltre a dire che il Governo fa orecchi da mercante ai numerosi appelli delle forze politiche e non, attacca sul fronte che Renzi ha usato come bandiera: l'eliminazione del precariato. Ebbene, i precari non solo non vengono eliminati, ma la scuola potrebbe essere riportata 'nelle nebbie degli anni Settanta'.
'Cambiamo le parti più sbagliate del DDL scuola'
Secondo la Gelmini, il premier sul DDL scuola ha fatto giochi di prestigio. Le tanto acclamate assunzioni di 100mila precari, a conti fatti non ci saranno per quest'anno (ricordiamo che il ricatto renziano si è basato proprio su questo: o la riforma passava o non si faceva il piano straordinario di assunzioni). Le effettive immissioni in ruolo sono circa la metà, con il vecchio sistema, e che andranno a coprire i posti disponibili dal turn over. Tutte le altre assunzioni avverranno di fatto il prossimo anno scolastico, 'con decorrenza economica a data da destinarsi'.
Emendamento al DDL scuola per TFA e PAS
L'ex ministro scende anche in difesa degli abilitati PAS e TFA, completamente esclusi dalle assunzioni del DDL scuola.
Secondo lei, non è possibile che un insegnante venga qualificato, per poi dover restare a casa ed essere escluso dalle assunzioni. Per questo FI ha presentato l'emendamento per l'immediata assunzione degli abilitati TFA e PAS. Con queste affermazioni di Maria Stella Gelmini, Forza Italia si schiera apertamente contro il disegno di legge, a suo dire peggiorato nel tentativo di farlo passare a tutti i costi, a dispetto dell'opposizione.
Le richieste di modifica da parte delle forze politiche continuano a non essere accolte, ma si tenta ancora di provare a correggere una riforma che tutti, docenti in primis, trovano sbagliata. L'ennesima beffa di Renzi, viene definita. 'Un duro colpo... agli insegnanti, agli studenti, alle famiglie e alla scuola in generale'.