Vi abbiamo parlato nella giornata di ieri di una vittoria importante ottenuta da una docente di Torino che si vedrà risarcire dallo Stato una cifra di poco superiore ai ventimila euro, dopo che il Tribunale del capoluogo piemontese ha accolto il ricorso presentato nei mesi scorsi inerenti alla sua ricostruzione di carriera come precaria.

Precari scuola: il governo non ha risolto il problema del precariato

Le battaglie sindacali a favore del riconoscimento dei diritti a favore dei precari sono destinate ad intensificarsi, anche e soprattutto alla luce del criticatissimo piano di assunzioni disposto dal governo, disposto a partire dal prossimo mese di settembre 2015: i criteri che verranno adottati, secondo la normativa contenuta nella riforma 'Buona Scuola', finiranno per penalizzare ingiustamente alcune categorie di docenti, non risolvendo affatto il problema del precariato per non dire che addirittura finiranno per peggiorarlo.
Nonostante la Corte di Giustizia Europea di Bruxelles abbia condannato l'Italia per abuso di contratti a termine nel comparto scuola, non solo il governo non ha provveduto ad adeguare il sistema scolastico italiano a tali direttive imposte dall'UE, ma è andato addirittura in direzione opposta.

Scuola e assunzioni precari: vittoria sindacale a Parma, Miur autorizza 302 cattedre

Una buona notizia, comunque, ci arriva da Parma dove il Ministero dell'Istruzione provvederà a riempire 302 posti vacanti lasciati liberi nel corso degli anni passati da altrettanti docenti che sono andati in pensione. Nel dettaglio di tratterà di 30 insegnanti di scuola dell'infanzia (di cui 6 relativi al sostegno), 103 di scuola primaria (di cui 42 riservati al sostegno), 73 per le scuole medie inferiori (29) e 96 per le superiori (46). 
L'importante vittoria è stata portata a casa anche grazie alla strenua lotta portata avanti dalla Gilda degli Insegnanti, che in collaborazione con il coordinatore provinciale, Salvatore Pizzo, è riuscita ad ottenere le nuove stabilizzazioni per il prossimo anno scolastico 2015/2016.
A questo proposito, la Gilda Insegnanti ci tiene a precisare che l'assegnazione dei nuovi posti non ha alcuna relazione con le assunzioni che verranno disposte dal Miur: tali immissioni in ruolo, infatti, sono previste dalla riforma Buona Scuola che, tra l'altro, non è ancora legge, visto che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non ha ancora provveduto ad apporre la propria firma sul testo governativo.