Altro che stabilizzazione dei precari storici della Scuola italiana. Con la riforma scolastica dell'attuale Governo Renzi, il rischio è, semmai, quello di istituzionalizzare il precariato, in modo da farlo diventare strutturale. E, in tal modo, mettere al servizio i precari per coprire le discipline previste dagli ordinamenti.

La denuncia arriva direttamente dal sito ufficiale della Uil Scuola, che ha proceduto ad un'attenta analisi delle norme relative alla Buona scuola appena uscite dalla Camera dei deputati ed, in particolare, del comma numero 69 dell'unico articolo del testo di legge.

Analisi della Uil sulla Buona Scuola: torna l'organico di fatto e il precariato

Seguendo l'approfondimento della Uil Scuola, se è vero che l'organico di diritto è stato fatto uscire dalla porta con la recente riforma di Renzi, è altrettanto vero che la stessa disciplina prevede che lo stesso possa rientrare, a pieno titolo, dalla finestra. Più nel concreto, il comma numero 69 prevede che per l'anno scolastico 2016-2017 venga istituito un contingente di posti nella scuola che non faranno parte dell'organico dell'autonomia e nemmeno saranno posti disponibili per i docenti a tempo indeterminato, ma verranno utilizzati per gli interventi sulla mobilità e sulle assunzioni in ruolo.

Tali posti verranno assegnati di volta in volta in base alle necessità, ai criteri di aggiudicazione ed ai parametri individuati nel rispetto del decreto numero 81 del decreto del P.d.R.

del 20 marzo 2009: sarà il ministero dell'Istruzione che, ogni anno, di concerto con i ministri dell'Economia e delle Finanze, determinerà tale contingente.

Una forma sottile di precariato, che la Uil ha ribattezzato come "precariato strutturale". Nella pratica andrà sostanzialmente a far fronte alle esigenze ulteriori rispetto alla copertura assicurata dall'organico dell'autonomia, punto di forza, tanto pubblicizzato, della riforma della scuola.

Buona scuola, la copertura, i compiti e i contratti del precariato strutturale

La copertura di questo ulteriore contingente di docenti verrà disciplinato da graduatorie di candidati che saranno invitati alla stipula di contratti a tempo determinato, ovvero ad essere impiegare a tempo indeterminato ma con provvedimenti che saranno validi per un unico anno scolastico. Lo stesso articolo numero 81 del 2009 costituirà il limite per la copertura economica del ricorso al contingente di precari stabilendo, per ciascun anno, le risorse disponibili.