Le speranze dei docenti e di tutto il personale scolastico sono, in questo momento, affidate al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che ha ricevuto ieri l'articolato riguardante la riforma Buona Scuola, approvata giovedì scorso alla Camera e destinata a diventare legge. 
Il Capo dello Stato esaminerà il nuovo testo legislativo con urgenza e, secondo le previsioni del governo, dovrebbe procedere alla sua promulgazione entro martedì prossimo, massimo mercoledì.
Nelle ultime settimane, le polemiche hanno riguardato soprattutto gli aspetti incostituzionali della nuova legge che riformerà l'istruzione scolastica in Italia e ieri, anche il leader del Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo, attraverso le pagine del suo blog, ha messo il dito nella piaga, chiedendo simbolicamente al ministro Stefania Giannini di dare delle risposte ai docenti, agli studenti e alle famiglie in merito ai punti critici della riforma (è stato creato l'apposito hashtag #Gianninirispondi).

Riforma Renzi-Giannini: 'Scuola e costituzione', lettera al presidente Mattarella

Il mondo della scuola non sta certo con le mani in mano e non ha nessuna intenzione di arrendersi di fronte ad un cambiamento peggiorativo che, secondo gli insegnanti, finirà per 'uccidere' la scuola pubblica in Italia, aprendo le porte al clientelismo e agli squilibri scolastici, solo per citare alcuni dei temi più scottanti. 
Il comitato bolognese 'Scuola e costituzione' ha immediatamente scritto una missiva indirizzata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per chiedergli espressamente di non apporre la propria firma sulla legge sulla Buona scuola.
L'Associazione bolognese, che rappresenta una realtà storica emiliana per l'attuazione dei principi costituzionali della scuola, intende sensibilizzare l'opinione pubblica sul fatto che la riforma Buona Scuola finirà per influire in modo negativo sulla coscienza democratica dei cittadini, presentando al suo interno degli aspetti in profondo contrasto con quanto contenuto nella Costituzione.
Si fa presente come la nuova legge si andrà ad opporre ai principi esposti all'articolo 97 della Carta Costituzionale italiana che menziona l'imparzialità quale elemento fondamentale del buon andamento della scuola.

'Scuola e costituzione' chiede incontro con Presidente: domani incontro nazionale a Roma

Il comitato 'Scuola e costituzione', oltre a chiedere al Presidente della Repubblica Mattarella, di non firmare la legge, fa espressa richiesta per un incontro con una delegazione che rappresenti tutti coloro che stanno continuando, da diversi giorni, a manifestare il proprio dissenso attraverso scioperi della fame, proteste e iniziative collegate.
Inoltre, per domani, domenica 12 luglio, è stato organizzato un incontro nazionale per una mobilitazione unitaria a Roma, presso la Sala Bianca di Via Flaminia 53 (dalle ore 10.30 alle ore 16.30, metro linea A, fermata Piazzale Flaminio).