A mano a mano che procede il piano assunzioni del Ministero dell'Istruzione, stanno venendo a galla le preannunciate deficienze riguardanti i criteri e i metodi adottati dal governo per il reclutamento dei docenti.
Nelle scorse settimane, abbiamo parlato delle mille e una incertezze espresse dagli insegnanti in merito all'invio della propria domanda di assunzione e proprio ieri, la rivista specializzata 'Tuttoscuola' ha comunicato la notizia in base alla quale nella fase 0 e A mancherebbero già oltre 3.000 insegnanti in diverse classi di concorso.
Assunzioni scuola: flop per mancanza di umiltà nell'ascoltare
Il flop della riforma Buona Scuola appare evidente e sotto gli occhi di tutti: se invece di fare di testa propria, il governo avesse ascoltato le richieste del mondo scolastico, indubbiamente molto più competente di coloro che hanno avuto la presunzione di saperne di più, a quest'ora non ci saremmo ridotti in queste condizioni.
E il peggio deve ancora venire, perchè se il buongiorno si vede dal mattino, nelle fasi B e C assisteremo ad un vero e proprio caos. La carenza di docenti si farà ancora più sentire ed è facile prevedere che le assunzioni 'reali' saranno molte di meno di quanto pomposamente annunciato.
Scuola, assunzioni piano straordinario Miur: quale futuro per le GaE?
Ci sarà poi da sciogliere il nodo legato al destino delle graduatorie ad esaurimento. Molti docenti, infatti, hanno scelto di non presentare la domanda di assunzione per evitare di essere chiamati a prestare servizio in luoghi molto lontani dal paese d'origine, con una possibile doppia 'fregatura': la prima legata alla cancellazione dalle Gae in caso di rinuncia alla proposta di assunzione; la seconda, il fatto che l'inspiegabile procedura inventata dal Miur andrà a favorire, durante la fase C, tutti quei docenti con punteggio inferiore e che possibilmente verranno chiamati ad occupare una cattedra proprio vicino a casa.
Per la serie 'Beati gli ultimi perchè saranno i primi'.
'Punizione' Miur per chi non presenterà la domanda di assunzione?
Ma che dire del futuro delle GaE? Il governo ci ha abituati a degli imprevedibili dietrofront e a dei colpi di scena inaspettati e non è detto che abbia in serbo una 'punizione' per tutti coloro che non presenteranno la domanda.
Augurandoci che ciò non avvenga,il Miur dovrebbe spiegare in maniera più chiara la risposta alla FAQ n. 10, dove si parla, in maniera inquietante, della possibilità che le graduatorie vengano soppresse, nonostante la legge appena approvata insista a parlare, invece, di prossime immissioni in ruolo con scorrimento delle GaE.
La superficialità e l'improvvisazione che emergono da questa riforma Buona Scuola ci inducono più che mai alla prudenza e a prestare la massima attenzione a ciò che potrebbe accadere in futuro.