La sinfonia di sentenze da parte dei giudici nazionali si arricchisce di una ennesima vittoria per i docenti precari. Nella fattispecie, parliamo della sentenza del Tribunale di Ferrara che ha accolto un ricorso da parte di alcuni diplomati magistrali ante 2001/2002, difesi dagli avvocati Bonetti e Santi Delia, per i quali viene disposto che il Miur consenta anche a loro di partecipare al piano di assunzioni. La sentenza arriva proprio in dirittura finale rispetto alla scadenza del 14 agosto, ma questo non pregiudica minimamente analogo diritto per i futuri ricorrenti.

Lo spiegano chiaramente i legali che hanno difeso in giudizio gli stessi diplomati magistrali contro il Miur. Recentemente, quest'ultimo aveva arbitrariamente limitato l'accesso a chi disponeva già di analogo provvedimento soltanto a pieno titolo e non già con la cautelare.

Giurisprudenza favorevole

Per effetto di questa sentenza, ora ai ricorrenti dovrà essere permesso di riaprire il portale alla pagina istanze on line, onde inserire legittimamente la propria domanda di partecipazione al piano di assunzioni, valida per il triennio 2014/2017. Sarà ritenuta valida all'uopo la domanda cartacea che verrà prodotta con tutti i titoli e i servizi posseduti. Se ne consegue, pertanto, che anche chi è in possesso di una cautelare ha pieno diritto di partecipare al piano di assunzioni della Buona Scuola. La sentenza di Ferrara costituisce un precedente giuridico di estrema rilevanza che dà ampia ragione a quanti parlano della proponibilità di un ricorso per discriminazione.

Fermare gli abusi sul nascere

Le modifiche fatte in corso d'opera da parte del Miur sono considerate illegittime e discriminatorie. Il senso della spiegazione di questa sentenza di Ferrara viene esaurientemente esposto dai legali che hanno patrocinato questo ricorso. Non opporsi per tempo significa lasciare che diventi "diritto vivente".

Non si può trasformare in abitudine consolidata ciò che potrebbe determinare una norma con evidenti profili di incostituzionalità. E del resto, il legislatore stesso sarebbe intervenuto per evitare che ciò accadesse. Cambiare le regole in corsa non è assolutamente possibile.