Il Consiglio di Stato ha accolto istanze cautelari in tutta presentate in tutta Italia con i decreti monocratici n. 3421, 3423, 3424, 3426 del 30 luglio 2015 con la seguente assorbente motivazione da cui se ne estrapola il significato seguente. Appare assolutamente urgente, data la scadenza prevista per il prossimo 14 agosto 2015, rendere di estrema attualità i presupposti di estrema gravità allo scopo di ottenere misure cautelari monocratiche. In mancanza delle stesse viene a crearsi un pregiudizio irreparabile nei confronti dei diplomati magistrali ante 2001/2002, ancor prima di avere la possibilità di sottoporre l'istanza cautelare all'attenzione del collegio.

Da ciò discende la necessità improcrastinabile ed imprescindibile di inserire provvisoriamente i ricorrenti nelle Gae dando loro modo di poter partecipare al piano presentando relativa domanda.

Diverse sentenze favorevoli

Da questa pronuncia in poi sono fioccate in tutta Italia sentenze in favore dell'inserimento nelle Gae dei diplomati magistrali. Si contano finora 5000 inserimenti aggiuntivi ed altri sono in arrivo. A Como, il 29 luglio scorso, è stato accolto il ricorso presentato dalla Uil Scuola in favore di 4 docenti, anche se questo reinserimento consegue ad una ingiusta cancellazione. Ma oltre che a Como sono stati accolti ricorsi a Ferrara, Tivoli e Ravenna con altri 13 inserimenti. Anche il depennamento per non aver presentato il rinnovo della domanda per l'inserimento nelle Gae è stato giudicato illegittimo.

Tutte queste sentenze emesse dai giudici dei tribunali rafforzano la convinzione della proponibilità di un ricorso di questo genere.

Decreti ministeriali illegittimi

Appare chiaro, alla luce di quanto esposto, quanto il DM 235/2014 emanato dal Miur fosse ostativo al giusto riconoscimento del valore abilitante del diploma magistrale, come nelle more delle motivazioni dei giudici si evince, consentendo solo lo svolgimento delle supplenze e non già di un sacrosanto inserimento nelle Graduatorie ad Esaurimento dalle quali, attraverso scorrimento, giungere fino all'immissione in ruolo.

Non appare consolante la rassicurazione per la quale non ci sarà nessuna cancellazione di Gae, almeno finché non verranno svuotate, ma il diritto sancito dal Consiglio di Stato va tenuto in considerazione nel valutare ricorsi atti ad ottenere l'inclusione in queste graduatorie.