'Quando è troppo è troppo', si devono esser dette le precarie di Mantova delle Gae, stanche di soprusi e vessazioni perpetrate da un governo sordo e cieco. Non c'è spazio per la loro problematica sui grandi mezzi di comunicazione e allora, per fare pressione su Miur ed esecutivo, lanciano una campagna su Twitter: #IngiustiziagaePrimariaEInfanzia. C'è anche un indirizzo e mail a cui poter inoltrare la richiesta di adesione al comitato appena formato per l'occasione, è sufficiente richiederlo. Chi vuol essere lieto sia ma, a quanto pare, scorrendo quanto traspare dai social e dai quotidiani locali, sembra di assistere ad una telenovela che potrebbe intitolarsi 'idonei del concorso 2012: la saga'.

La protesta delle precarie di Mantova

Il neo Gruppo Gae delle precarie mantovane recrimina per lo stravolgimento delle Graduatorie ad esaurimento avvenuto a causa dell'inserimento in extremis (lunedì 3 agosto cominciano le convocazioni) di idonei del concorso del 2012.

Ciò in virtù di una sentenza del 21 luglio emanata dal Consiglio di Stato. Inoltre, il diploma magistrale conseguito da loro attribuisce un maggior punteggio rispetto alla laurea delle precarie delle Gae. E così, due di queste diplomate sono schizzate direttamente ai primi posti in graduatoria, mentre altre due sono finite comunque davanti a tante altre. Tra precari delle Gae e idonei del concorso 2012 adesso è scontro aperto su tutti i fronti.

Il nuovo comitato

Ingiustizia Gae Primaria e Infanzia è la campagna lanciata in rete dalle precarie mantovane in Gae, alla quale le insegnanti lombarde si auspicano che siano in tanti ad aderire. Un ricorso al Tar contro queste contestatissime precedenze è possibile, ma gli alti costi che comporta consigliano di aumentare il numero dei partecipanti.

Alla mail che è possibile richiedere al Comitato, si può inoltrare la richiesta di informazioni per verificare la possibilità di aprire una vertenza. La paura di vedersi catapultati a centinaia di chilometri da casa, perché nelle fasi B e C gli iscritti in Gae potrebbero finirvi a causa di questi criteri discriminatori, fa salire la bile per gli anni di inutili sacrifici passati allo scopo di ottenere una cattedra nella provincia di residenza.