I penisonandi non vanno in vacanza e si preparano a vivere un’ultima fase del 2015 molto intensa: a settembre la discussione sulla pensione anticipata dovrebbe essere al centro del dibattito parlamentare ed i protagonisti delle varie vertenze sono pronti ad alzare le barricate nel caso in cui la politica si rifiutasse di ascoltare. Sono tante le situazioni ancora aperte sul fronte del cantiere della previdenza: la proroga dell’opzione donna sembra ormai fatta, nonostante ci siano dei disguidi circa l’applicazione dell’aspettativa di vita ad alcune signore prossime a maturare i requisiti; la settima salvaguardia per gli esodati, più volte annunciata, dovrebbe arrivare: parola di Cesare Damiano.

Ed il resto? Rimangono le solite proposte per favorire il prepensionamento dei lavoratori, soprattutto precoci, che attendono ormai da anni un segnale di apertura nei loro confronti.

Pensione anticipata lavoratori precoci, ultime notizie al 17 agosto: quota 41 a rischio

Nonostante le ferie di Ferragosto, non si è placato l’interesse dei lavoratori che hanno fatto ricorso alla posta elettronica per comunicare con i principali protagonisti: Boeri, Damiano, Gnecchi e tutti quanti hanno mostrato un impegno negli ultimi tempi. Purtroppo, però, la risoluzione del problema è piuttosto complessa, soprattutto a causa dell’assenza di una reale volontà politica di intervenire drasticamente. Le varie ipotesi di riforma pensioniindicate da Cesare Damiano (quota 100 e quota 41) hanno acceso le speranze per quasi un anno ma dal governo Renzi sono arrivate solo timide aperture e tutti i segnali, purtroppo, non giocano a favore dei precoci.

Anzi, si può dire di più. Dopo l’annuncio delle proposte del presidente Inps Tito Boeri, infatti, sono aumentate le possibilità di una convergenza dell’esecutivo sulla linea più “contributiva” caldeggiata dal numero uno dell’Istituto di Previdenza Sociale.

Insomma, stando alle ultime notizie trapelate in via soprattutto informale, a settembre la “battaglia” sulla pensione anticipata riprenderà con il solito canovaccio: ai falchi dell’austerità e del rigore dei conti si opporrà il fronte di chi vuole restituire un briciolo di equità ai lavoratori precoci, già ampiamente vessati da anni di lavoro in tenera età. Cosa ne sarà della riforma Pensioni 2015?