Le polemiche non si spengono nonostante dal 14 agosto, con la scadenza delle domande, la vicenda del piano di assunzioni nella Scuola, doveva essere finita. Per i docenti che parlano di “deportazione”, coloro che hanno boicottato la domanda per paura di essere trasferiti chissà dove e quelli coraggiosi che pur di lavorare si sobbarcheranno traslochi e trasferimenti da Nord a Sud e viceversa, il Ministero è corso ai ripari. Infatti è stato comunicato che per l’anno scolastico in partenza a settembre del 2016, gli insegnanti che sono stati “costretti” ad accettare la cattedra nonostante la distanza da casa, potranno richiedere l’avvicinamento nelle province più vicine, sarà possibile quindi la mobilità successiva alle assunzioni.

Come funzionerà

In parole povere per tutti gli insegnanti che saranno assunti per quest’anno scolastico, dal 1° gennaio 2016, sarà possibile chiedere il trasferimento ad altra sede senza attendere i tre anni di durata dell’assegnazione. In altri termini sarà possibile accettare la cattedra, ovunque essa sia in via provvisoria presentando una specie di accettazione provvisoria. Essendo poi le assegnazioni delle fasi B e C disposte su tutto il territorio nazionale, gli assegnatari di cattedra potranno richiedere il trasferimento non su base provinciale ma in tutta la nazione. È un’occasione irripetibile, la mobilità straordinaria disposta per l’anno prossimo riguarderà il 100% delle cattedre vacanti.

Non tutto però è chiaro

Anche se si tratta di una notizia positiva, non mancano certo i problemi e le perplessità su cosa attende gli insegnanti nel futuro prossimo. L’unica cosa certa è che chiunque sia stato, o presto sarà, assegnato, sia con la fase zero e la fase A, oppure con la B e C che saranno presto in azione dopo le domande, potrà presentare domanda di ammissione al beneficio della mobilità.

Per tutti i docenti mandati in province distanti da quella di residenza è consigliabile presentare istanza così da uscire dal vincolo triennale e per cercare di tornare il più vicino possibile a casa. Per quanto riguarda l’esito delle richieste invece, non siamo sicuri che tutti riusciranno a tornare nelle loro province. Infatti, per il piano straordinario di mobilità, la priorità sarà data agli assunti fino alla stagione scolastica che si sta aprendo, quindi fino agli assunti nel 2014/15.

Solo per eventuali altre necessità si provvederà ad ampliare la mobilità anche ai neoassunti. Solo quando si saprà il numero dei vecchi docenti già a ruolo che intendo trasferirsi, si saprà il numero dei nuovi docenti che potranno prendere il posto dei precedenti magari nelle provincie di interesse.

Altri punti oscuri?

Restano problematiche le assunzioni con la fase B e C nonostante il Governo sia ancora ottimista. Purtroppo i tempi tecnici per portare a compimento l’intera operazione non potevano essere che lunghi. Infatti per il potenziamento del corpo docenti, non si farà in tempo ad assumere gli insegnanti per l’inizio dell’anno scolastico, ma probabilmente si dovrà rimandare tutto tra ottobre e novembre.

Inoltre, se i docenti assunti con il nuovo piano, nel frattempo avessero già avviato una supplenza, potranno rimandare l’assunzione all’anno prossimo, quando finiranno la fase di supplenza assegnatagli. In questo modo, il posto loro assegnato resterà vacante per un anno in attesa che il titolare si liberi dalla supplenza. Probabilmente , il potenziamento del corpo docenti non riguarderà tutta la scuola italiana ma solo casi sporadici.