La discussione sulla riforma previdenziale continua nelle aule parlamentari. La pausa estiva è ormai alle porte e il dibattito, probabilmente, entrerà nel vivo nel mese di settembre. Tra le varie categorie di lavoratori che aspettano una soluzione alla loro problematica, ci sono i cosiddetti Quota 96. Sono ancora 4mila i lavoratori che aspettano una risposta definitiva alla domanda su quale sarà il loro futuro pensionistico.
I Quota 96 sono costretti tornare al lavoro, a partire da martedi 1 settembre
Le categorie di lavoratori del comparto scuola, docenti e personale Ata, hanno un'unica certezza: a partire dal 01/09/2015 torneranno, rispettivamente, dietro le cattedre delle aule e negli uffici degli istituti scolastici.
Il paradosso che accompagna i Quota 96 è relativo al fatto che, nonostante abbiano tutte le carte in regola per andare in pensione, a causa di un errore presente nella legge pensionistica in vigore, sono costretti a rimanere al lavoro. Si aspetta e si auspica un intervento immediato da parte del governo Renzi al fine di risolvere una volta per tutte questa grave problematica.
E' stata approvata la normativa sul lavoro part-time
Intanto, nell'ambito della discussione sulle modifiche da apportare alla legge pensionistica, appare bloccata la decisione su quale sistema di uscita flessibile adottare, in attesa di conoscere quali sono le risorse economiche da impiegare. In questi ultimi giorni, si è parlato dell'applicazione del lavoro part time per tutti i lavoratori prossimi alla pensione.
Questa norma è stata inglobata nella riforma della Pubblica Amministrazione,approvata in questi giorni dal Senato, come riportato sul sito pensionioggi.it.Resta da vedere quanti saranno i lavoratori che usufruiranno di questa nuova normativa, alla luce del fatto che i contributi mancanti dovrebbero essere versati dal lavoratore stesso, a differenza di quanto era stato deciso nella discussione iniziale della riforma, nella quale si prevedeva il pagamento degli anni di contribuzione a carico dello Stato.