Una legge di Stabilità da 25 miliardi di euro, di cui 10 recuperati dalla riduzione della spesa pubblica, che conterrà misure sulla riforma Pensioni, sul sistema fiscale, sui contratti della Pubblica Amministrazione, sul lavoro. E' la prossima manovra economica e finanziaria che l'esecutivo guidato dal premier Matteo Renzi varerà entro il prossimo 15 ottobre per portarla subito dopo all'esame del Parlamento per l'approvazione definitiva.
Focus sulla prossima manovra economica e finanziaria del Governo Renzi
Diversi i dubbi ancora da chiarire, ma grosso modo - dopo gli interventi di questi giorni di Renzi, Padoan, Poletti, Morando, Zanetti e Taddei tra gli altri - si va delineando la legge di Stabilità 2016 sulla quale ripongono molte speranze gli italiani dopo le promesse di una riduzione della pressione fiscale e di una maggiore flessibilità in uscita dal lavoro per la pensione anticipata.
Così come si attendono con ansia i rinnovi dei contratti della Pubblica amministrazione dopo la sentenza della Consulta e i fondi per la reindicizzazione delle pensioni dal 2016. Per le coperture finanziarie necessarie a mandare in porto l'operazione l'esecutivo dovrebbe fare ricorso alla clausola di flessibilità sul deficit per la quale è ancora in corso una trattativa con l'Unione europea. Tutto dipenderà da quanta flessibilità verrà concessa. Secondo il presidente della commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia, i 25 miliardi di euro di cui ha parlato ieri il viceministro dell'Economia Enrico Morando potrebbero non bastare, servirebbero almeno 30 miliardi.
Previdenza, Pubblica amministrazione, fisco: ecco la legge di Stabilità
Sul fisco il presidente del consiglio e segretario del Pd ha promesso l'abrogazione della Tasi sulla prima casa e dell'Imu agricola su terreni e imbullonati: servono più di 4 miliardi all'anno, ma già circolano diverse soluzioni alternative e meno costose.
Nella legge di Stabilità 2016 dovrebbe essere introdotta anche la Local tax, già annunciata dal Def (Documento di economia e finanza) che dovrebbe integrare in una imposta unica le più disparate tasse locali, inoltre dovrebbe effettivamente prendere il via anche l'attesa riforma del catasto. Altri interventi importanti che troveranno spazio nella manovra sono quelli relativi alla riforma pensioni.
L'esecutivo ha come obiettivo ampiamente condiviso quello di inserire nuovi meccanismi di flessibilità per l'uscita dal lavoro e l'accesso alla pensione anticipata, su questo punto è ancora accesissimo il dibattito in considerazione dei costi. Mentre non dovrebbero esserci problemi per la proroga del prepensionamento per le donne con l'opzione contributivo e per la settima salvaguardia degli esodati. Il governo ha anche promesso nuove misure per il contrasto alla povertà. Per quanto riguarda la Pubblica amministrazione, dopo la riforma Madia, entrerà nella manovra finanziaria anche lo sblocco dei contratti di quasi 3,3 milioni impiegati pubblici dopo la recente decisione dei giudici della Corte Costituzionale.