I lavori parlamentari, nei prossimi giorni, riprenderanno con tante questioni che dovranno essere affrontate dal governo Renzi. Tra queste, molto importante, è la riforma del sistema previdenziale italianocon la conseguente Legge di Stabilità. L'obiettivo è quello di attuare delle misure pensionistiche da poter inserire nella Finanziaria 2016, in approvazione entro la fine dell'anno.

Possibile un sistema flessibile con penalità del 3 percento annuale

Il dibattito si fonda, essenzialmente, nella ricerca di un sistema flessibile che possa garantire ai lavoratori il pensionamento anticipato, una volta raggiunta l'età dei 62 anni e una contribuzione di 35 anni.

Il tutto accompagnato da una decurtazione dell'assegno pensionistico del 3 percento per ogni anno di anticipo rispetto ai requisiti attuali (66 anni). Questa penalità potrebbe essere compensata dal prestito previdenziale, proposto dal presidente dell'Inps, Tito Boeri. Questa manovra, in realtà, peserebbe poco sulle casse dello Stato, garantendo quella sostenibilità economica ribadita, a gran voce, dall'Unione Europea.

Assegno universale e contributo di solidarietà

Alla ripresa dei lavori delle aule parlamentari, si discuterà anche di due altre proposte di Boeri, che hanno avuto l'avallo dei tecnici del Ministero dell'Economia: l'assegno universale per gli over 55, per quelle persone rimaste senza lavoro e senza pensione, e il contributo di solidarietà, per quelle Pensioni al di sopra dei 3.000/3.500 euro mensili.

Resta da vedere se il governo Renzi deciderà di adottare queste misure anche in funzione delle spese previste per i provvedimenti già adottati relativi alla riforma della scuola e della Pubblica Amministrazione. A questo punto, aspettiamo l'incontro che avverrà il prossimo 9 settembre, in Commissione Lavoro, nel quale, alla presenza dei rappresentanti del Ministero del Lavoro, dell'Economia e dell'Inps,si parlerà anche della proroga del sistema contributivo donna e della settima salvaguardia per circa 26mila persone.