Conclusa la scadenza perl'invio della domanda per le fasi B e C, oggi molti insegnanti si soffermano su un interrogativo: come avverrà il criterio per far parte dell'organico funzionale della famigerata fase C? Il criterio di reclutamento del personale della cosiddetta fase C risulterebbe, secondo qualcuno, molto confusionaria, complessa e laboriosa. Si parla, appunto, di un algoritmo approntato dal Miur per stabilire la priorità di impiego del personale partecipante al Piano Straordinario di Assunzioni 2015/2016. L'interrogativo maggiore è rappresentato dal metodo con cui verrà selezionato tale personale: sarà valutata la Provincia più vicina in base al punteggio posseduto dall'insegnante o sarà valutato il punteggio posseduto dal docente secondo un meccanismo esclusivamente nazionale?
La confusione regna sovrana. Soloun chiarimento calmerebbe gli animi di molti insegnanti
Il secondo criterio favorirebbe il personale con un punteggio maggiore, ma su tutto il territorio nazionale (questo è il dramma di molti insegnanti). Il primo criterio, viceversa, darebbe più probabilità a quei docenti con un punteggio inferiore ma che avrebbero specificato nella domanda, come prima Provincia, quella più vicino casa.
Queste incertezze, in queste giornate di ferie, sta sicuramente provocando molta insonnia in tanti docenti, i quali sperano di rientrare, tutti, nella fase C. Rientrare in questa fase significa anche cominciare seriamente a pensare di mobilitarsi per sollecitare qualche amicizia illustre: un parente nella Scuola vicino casa, qualche amico preside o vice-preside ecc.
Insomma, si innescherebbero quei meccanismi tanto noti a tutti che vengono definiti: segnalazioni. Infatti, la fase C, presuppone, lo ricordiamo, che leIstituzioni Scolastiche dovrebbero comunicare le richieste di organico in base ai POF di Istituto. Tali richieste dovrebbero essere successivamente inoltrate all'Ambito Territoriale di appartenenza, il quale, a sua volta, le dovrebbetrasmettere al Miur. Quindi, l'organico funzionaledovrebbe essere formato in base alle richieste espresse dai Dirigenti Scolastici.
Questo meccanismo darebbe adito anche a numerosi contenziosi, sia per la mancanza di trasparenza che per la presenza massiccia di situazioni poco chiare.
Fase C. Pane per i denti degli avvocati e dei sindacati
Gli avvocati e tutte le sigle sindacali, Anief in testa, saranno pronti, come gli avvoltoi, a iniziare lunghe e tormentate azioni legali.
Tutto questo a scuola iniziata.
A questo punto, visto il grave momento di confusione e tensione sociale presente nel nostro paese, si chiede urgentemente un chiarimento da parte del Ministro Giannini, al fine di fare chiarezza su come procedere per l'assunzione del personale da inserire nella fase C.