Continua il caos della Scuola. La confusione regna ancora sovrana dopo la pubblicazione della riforma della scuola, che continua ancora a creare polemiche e pare che ci sia ancora molta disorganizzazione all’interno dello stesso Ministero. Cosa accade ora? Nonostante manchino poche ore alla scadenza delle domande per consegnare la richiesta d’assunzione ed inserirsi, quindi, nel piano straordinario, le domande inviate al Ministero sono solo la metà di quelle che ci si aspettava. Cosa significa questo dato? Probabilmente è un sabotaggio contro la tanto discussa riforma scolastica e la motivazione sarebbe la mobilità forzata dei docenti: basta girare sui vari blog e gruppi di Facebook per farsi un’idea del malumore delle insegnanti, soprattutto mamme con bambini piccoli.

Le minacce dal MIUR chi non accetta di lavorare (anche lontano dal proprio comune di residenza) non verrà più chiamato

Questi malumori sono giunti anche all’interno del Ministero, al punto che nel sito di leggono nuove comunicazioni con l’insistenza di far presentare la domanda a coloro che non ancora l’hanno presentata. con tanto di minacce: chi rinuncerà, infatti, rischia di non lavorare per i prossimi anni. Dall’altro canto, il Ministro della Pubblica Istruzione rassicura che le GaE non verranno eliminate. E dunque i docenti che non presenteranno domanda resteranno iscritti nelle stesse, con intatti i loro diritti. Nel sito del Ministero, comunque, si possono leggere le Faq con gli ultimi aggiornamenti, in cui il Miur guida gli insegnanti nella compilazione della domanda provvedendo a chiarire i dubbi e a dare indicazioni pratiche: è stato confermato, infatti, che le immissioni in ruolo arriveranno entro il mese di novembre e l’assunzione partirà solo da settembre 2016.

Nuove Faq nel sito del Ministero della Pubblica Istruzione

Per quanto riguarda le Graduatorie ad Esuarimento, cosa ha previsto il Ministro? Inizialmente l’intenzione era quella di eliminarla definitivamente, con l’insermento di tutti gli iscritti ma di fronte alla possibilità di trasferirsi ad altra provincia, anche lontana dal proprio comune di residenza: per questo motivo, alcuni insegnanti sono tentati di non presentare la domanda.

Anche in questo caso, il MIUR ha avuto un ripensamento: le GaE resteranno anche dopo il piano per permettere le scuole di attingere da queste graduatore i supplenti. Il governo, inizialmente contava di assumere solo tramite concorso e adesso ha dovuto fare dietro front. Di certo gli insegnanti dovranno decidere se accettare di lavorare anche lontano da casa o cambiare lavoro, perché in ogni caso chi rinuncia non avrà un posto di lavoro fino al 2017-2018. Comunque c’è ancora molta confusione e contraddizione: il Ministero dovrebbe prima capire cosa fare e non emettere ogni tanto qualche notizia contradditoria a quella precedente.